ferrovia_treno_modena_sassuoloIl trasporto pubblico sulla direttrice Modena-Sassuolo ha grandi potenzialità per le dimensioni del bacino d’utenza, insediamenti produttivi e grandi strutture ospedaliere che si sono aggiunte a quelle già esistenti. Un servizio che oggi è svolto su strada con i bus di SETA, per ferrovia con i treni TPER , troppo spesso effettuati con bus sostitutivi. Una triplicazione d’inefficienza con un’evidente spreco di risorse proprio nel momento di calo della disponibilità, per un’utenza ferroviaria di fatto respinta da un servizio lento, vecchio, inaffidabile che di fatto svolge un servizio di mera sopravvivenza. Attualmente il percorso Modena-Sassuolo viene coperto con il treno in 35 minuti, mentre il bus sostitutivo ne impiega 45.

Con l’orario estivo la Regione Emilia Romagna ha “riprogrammato” i servizi ferroviari regionali, dando preferenza ai bus sostitutivi sulle tratte meno frequentate. Sulla Modena-Sassuolo con le dichiarate scarse frequentazioni si arriva questa estate alla soppressione dei bus sostitutivi del treno. Una scelta motivata ma non condivisibile in assoluto, che non tiene nel debito conto le politiche di trasporto pubblico della stessa Regione. Facile prevedere che un servizio scarsamente attraente e inefficiente come il bus sostitutivo costituisca l’anticamera per la chiusura definitiva del servizio ferroviario. Infatti le istituzioni modenesi e regionali annunciano l’urgenza di una soluzione ai problemi della ferrovia Modena-Sassuolo, lasciando presagire per l’autunno scelte traumatiche come l’incremento dei bus sostitutivi o, addirittura, la chiusura della linea.

Federconsumatori afferma la propria contrarietà a soluzioni pasticciate, inefficienti ma ugualmente onerose come l’annunciata doppia linea di autobus sullo stesso percorso. Per Federconsumatori esistono le condizioni per il completamento del progetto di ammodernamento della ferrovia Modena-Sassuolo. Gli investimenti effettuati negli ultimi anni devono essere completati con il potenziamento dei servizi nelle stazioni, la soppressione dei passaggi a livello e l’acquisto di nuovi treni. Una scelta che deve essere condivisa e sostenuta anche dagli enti locali interessati, che investendo nel progetto possono finalmente  uscire dalle sterili polemiche indicando ai propri cittadini la destinazione dei loro denari.