disabile“Lo scorso 4 luglio 2013 la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha condannato l’Italia per inadempimento al dovere sancito da una direttiva del 2000 di garantire concretamente il diritto al lavoro e ad un’esistenza dignitosa delle persone con disabilità. Un fatto gravissimo, anche se ancora una volta si rischia di porre allo stesso livello tutti gli enti che si occupano di questi temi, senza salvare nessuno. Ci tengo invece a dare alcune informazioni che riguardano l’attività svolta dai centri per l’impiego proprio in questo ambito”. Sono le parole del Vicepresidente della Provincia, Pierluigi Saccardi.

“Dal 2000, anno di istituzione del Collocamento Mirato – dichiara Saccardi –  la Provincia di Reggio Emilia ha pensato e messo a disposizione molti strumenti per favorire l’inserimento lavorativo dei disabili, cercando di dare piena attuazione alle disposizioni contenute nella convenzione delle Nazioni Unite, che vedono nell’inserimento nel mondo del lavoro, uno dei primi diritti della persona disabile, all’interno di una società che includa tutti i cittadini, senza distinzione alcuna. A livello pratico sono state stipulate oltre 2.000 convenzioni con le aziende, per un totale di quasi 5.000 assunzioni previste.

Come Provincia abbiamo poi destinato molti fondi della formazione professionale alle categorie protette, garantendo, nell’ultimo triennio, un’adeguata formazione per 600 soggetti.

Abbiamo dato continuo sostegno a nuovi inserimenti o a stabilizzazione di rapporti precari, con il risultato finale di circa 6.000 assunzioni a tempo indeterminato.

Di fronte a questi dati che, ripeto, riguardano solo una parte dell’attività svolta dai nostri Centri per l’Impiego, parlare di fallimento o inutilità, mi sembra almeno velleitario.

Certo il rallentamento dell’economia di questi ultimi 5 anni, ha avuto notevoli ripercussioni sulla situazione dei disabili, ma la Provincia di Reggio ha cercato di fronteggiare anche questa emergenza potenziando o promuovendo alcuni strumenti che ci sono sembrati utili: ha messo a disposizione contributi per favorire lo spostamento casa-lavoro (anche attraverso incentivi per prendere la patente di guida o per acquistare o adottare veicoli idonei); la gestione di questi ultimi interventi ha richiesto dal 2008 ad oggi la destinazione di circa 800.000 Euro.

Vorrei ricordare un impegno che contraddistingue il territorio di Reggio Emilia a livello nazionale: il protocollo d’intesa per l’inserimento lavorativo dei disabili e delle persone svantaggiate, stipulato dalla Provincia di Reggio Emilia, dall’ASL, dai Comuni reggiani, dall’INAIL e dai consorzi cooperativi di solidarietà sociale “Oscar Romero” e “Quarantacinque”, che prevede sul nostro territorio nuclei o team di operatori che progettano e gestiscono interventi personalizzati per facilitare gli inserimenti e la permanenza sul lavoro delle persone in condizione di svantaggio.

Sicuramente ci sarà tanto da migliorare, però è innegabile che veramente molto sia stato fatto” – conclude il Vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia.