“In Regione Emilia-Romagna sembriamo essere ormai assuefatti ad una sinistra a cui è concesso tutto: governa, comanda, controlla e si assolve. Una sinistra che controlla con occhio particolarmente attento l’operato degli amministratori di centrodestra mentre nei confronti dei colleghi di partito l’attenzione è decisamente minore, concedendo benefici che se fossero rivolti ad amministratori della parte avversa si griderebbe allo scandalo.” A dichiararlo è il Consigliere regionale del Pdl Fabio Filippi.

Il Consigliere regionale Fabio Filippi attraverso un’interrogazione, presentata in mattinata alla presidente dell’Assemblea Legislativa, chiede alla Giunta regionale una verifica sulla posizione dell’Assessore regionale alla Sanità Carlo Lusenti. L’indagine dei Nas ha fatto emergere la doppia attività lavorativa dell’esponente del centrosinistra: contemporaneamente responsabile del sistema sanitario regionale e libero professionista nel poliambulatorio specialistico privato di Reggio Emilia Laboratorio San Michele in via san Michele.

“E’ ravvisabile l’incompatibilità – ha rilevato Filippi – perché, vigilando la Regione Emilia-Romagna sui laboratori privati, compreso quello di San Michele, il controllore potrebbe identificarsi con il controllato. Se controllore e controllato coincidono il conflitto di interessi diventa manifesto.

La Regione Emilia-Romagna ha il dovere di intervenire, districando la matassa. Che cosa sarebbe accaduto se lo stesso caso avesse coinvolto un’assessore di una giunta di centrodestra? L’ente regionale ha l’obbligo di tutelare e salvaguardare la propria trasparenza e integrità. Non vogliamo ci siano medici di serie A e medici di serie B. L’anomalia, in questo specifico caso, è palese, anche se le leggi in materia non sono sufficientemente chiare sull’argomento.

Lusenti è alla guida dell’assessorato che assorbe le maggiori risorse regionali, circa 10 miliardi di euro ogni anno: le sue responsabilità sono particolarmente elevate, il suo doppio ruolo, nello stesso ambito, appare quantomeno inopportuno.

E’ fondamentale che la Giunta regionale di centrosinistra valuti in modo attento e imparziale la posizione del Lusenti: non possono esserci ombre sulla sua condotta e sul suo operato. La guida di un organo tanto importante per tutta la collettività, come appunto il sistema sanitario, deve essere in mani solide e non ricattabili.”