cosa-fare-terremotoProseguono gli incontri promossi dalla Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia con i cittadini dei comuni del crinale appenninico per parlare di terremoto. Domani, mercoledi 25 settembre (ore 18,30), al nuovo Circolo sportivo e ricreativo di Cerreto Alpi, a Collagna, si parlerà di “Cosa fare in caso di terremoto”, la campagna di informazione e comunicazione ideata dalla Provincia per spiegare ai cittadini della montagna cosa fare durante e dopo una scossa (ma anche prima, perché la prevenzione è comunque fondamentale) e comprendere qual è il rischio sismico con il quale – a seconda della zona in cui viviamo – dobbiamo imparare a convivere: in poche parole conoscere il terremoto per poterlo fronteggiare al meglio.

E’ noto come ogni scossa sismica generi un grande bisogno di informazione e di conoscenza da parte di tutti: per questo si cercherà di affrontare le caratteristiche del fenomeno fisico e i suoi effetti, si illustreranno i comportamenti corretti da adottare in situazioni di rischio la pianificazione messa in campo da Provincia e Comuni per affrontare al meglio eventuali emergenze e garantire, nel caso, assistenza alla popolazione. Agli incontri, iniziati la scorsa settimana a Cervarezza, partecipano i funzionari e gli esperti della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia che hanno di recente coordinato gli aiuti alle popolazioni della Bassa reggiana colpite dal terremoto del 2012 e che, unitamente ai tecnici dei Comuni, illustreranno quanto è stato fatto e si deve fare nel campo della prevenzione, ma anche e soprattutto come si pensa di gestire l’emergenza in caso di evento sismico.

Domani a Cerreto Alpi, oltre al sindaco di Collagna Paolo Bargiacchi, interverranno la responsabile Federica Manenti e Matteo Guerra dell’Unità operativa di Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, Luciano Gobbi della Protezione civile, tecnici e funzionari del Comune di Collagna e della Comunità montana.

 

“L’iniziativa è nata in seguito ultimi eventi sismici di maggio 2012 in Emilia, di gennaio 2013 in Garfagnana e di giugno 2013 in Lunigiana che hanno interessato, con diversi gradi di severità, anche la nostra provincia e l’Appennino, ma si inserisce nell’intenso lavoro che la Provincia di Reggio Emilia sta conducendo da tempo per favorire la crescita di una vera “cultura della sicurezza” che, prendendo coscienza dei rischi a cui ognuno di noi è soggetto, ci consenta di conoscere i corretti comportamenti da assumere per limitare le conseguenze sulle persone e sui beni pubblici e privati in caso di terremoto”, spiega la presidente Sonia Masini annunciando che, nelle prossime settimane, un altro importante progetto verrà avviato coinvolgendo le scuole superiori.

“Questa campagna di informazione e comunicazione, attuata in collaborazione con i Comuni dell’Appennino reggiano e in accordo con le direttive del Dipartimento nazionale di Protezione civile e della Regione Emilia-Romagna, intende “raccontare” ai cittadini della montagna tutto ciò che è utile approfondire sul rischio sismico, in particolare sulle norme di autoprotezione più adeguate per essere preparati in caso di emergenza”, afferma la responsabile della Protezione civile Federica Manenti . Nel corso delle assemblee si spiegherà quali sono le corrette norme di comportamento durante e dopo una scossa; cosa fare prima per conoscere la propria casa e limitare al massimo i danni; si parlerà di effetti, misurazioni, intensità e rischio sismico, dei terremoti in Italia e della pericolosità sismica in Emilia-Romagna, del sistema di Protezione civile, dell’attivazione dei soccorsi nonché dei singoli Piani di emergenza comunali.

Questi i prossimi incontri programmati nei comuni del Crinale. Ligonchio: lunedi 21 ottobre ore 20,30. Ramiseto: mercoledì 2 ottobre ore 20.30. Villa Minozzo: venerdì 11 ottobre ore 20,30 (paese) e venerdì 18 ottobre ore 20,30 (Val d’Asta).