donna-incintaIn provincia di Modena, nel 2012, sono nati 6.383 bambini, l’11% in meno rispetto all’anno prima. Un dato in linea con la media regionale, che conferma un trend in diminuzione nel corso dell’ultimo biennio, dopo 15 anni di continua crescita (in Emilia-Romagna si è passati da 41.838 nuovi nati, nel 2010, a 40.487 nel 2011). Nella nostra provincia, secondo gli ultimi dati disponibili relativi al 2011, i bambini nati prematuri sono stati il 6.5% del totale mentre i parti conclusi oltre il termine delle 42 settimane rappresentano l’1%.

Anche di questi dati si parlerà durante il convegno “L’Ostetricia e le evidenze: presente e futuro per scelte efficaci” organizzato a Modena, presso il ‘Centro Famiglia di Nazaret’ in via Formigina, nella giornata di venerdì 27 settembre (ore 8.30-18.00). Un evento di respiro nazionale che vedrà la partecipazione di relatori provenienti da alcune delle più importanti realtà ostetrico-ginecologiche d’Italia. Oltre ai ‘modenesi’ saranno presenti docenti e professionisti di Bologna, Firenze, Torino, Rimini, Monza, Brescia e Milano. È prevista la presenza di almeno 200 professionisti.

Tra gli argomenti del convegno alcuni tra i temi emergenti più importanti e attuali legati all’ambito ostetrico-ginecologico, come l’importanza della valutazione del collo dell’utero nella prevenzione del parto prematuro; il possibile ruolo svolto dall’ecografia durante il travaglio; la potenzialità dello screening per prevenire alcune patologie tipiche della gravidanza (come la pre-eclampsia) e i problemi correlati alle gravidanze gemellari.

 

“La storia recente dell’Ostetricia – spiega Paolo Accorsi, presidente del corso e direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Usl di Modena – è ricca di nuove proposte, tra le quali è necessario orientarsi e saper trovare un punto d’equilibrio. Il ‘bisogno’ di nuovo e l’efficacia nel migliorare la salute di chi è affidato alle cure devono infatti coincidere. Per questo è importante mettere a confronto le esperienze di diverse realtà, così da poter comprendere meglio le potenzialità delle nuove pratiche e anche i loro limiti”.

Originale la struttura dell’evento: per ognuno dei temi trattati i relatori si confronteranno sui “pro” e “contro” delle nuove tecniche prese in esame e, al termine della discussione, un esperto super partes indicherà ai partecipanti le linee guida da seguire per migliorare l’assistenza clinica.

 

Nascere in provincia di Modena

Tra le donne che hanno partorito in Emilia-Romagna nel 2011, il 93.2% risiede in regione. Le mamme straniere, che a Modena rappresentano il 32.8% del totale, sono in aumento in tutto il territorio regionale (dal 16.2% del 2003 al 29.8% del 2011). Aumenta anche l’età media delle madri (32 anni), con una discreta differenza tra italiane (33 anni) e straniere (29 anni). Le minorenni rappresentano invece il 0.1% delle nuove madri.

In media, le gestanti modenesi durante la gravidanza sono state sottoposte a 6 visite e 4 ecografie (il 29% ha frequentato un corso di preparazione al parto). Le indagini prenatali invasive (come amniocentesi, villocentesi o funicolocentesi) interessano il 20.5% delle gestanti, un dato in netta diminuzione grazie all’introduzione, su tutto il territorio provinciale, del “test combinato”.

Escludendo dall’analisi i tagli cesarei, il parto indotto nella nostra provincia interessa il 22.3% dei casi. I motivi principali dell’induzione del parto sono la rottura anticipata del sacco amniotico e la gravidanza protratta. Nel 2012 i parti cesarei a Modena sono il 25.3% del totale, contro il 27% dell’anno prima. Il tasso a livello regionale è del 29%.