volontari_verdeC’è chi si prende cura della strada dove abita, chi ha a cuore il verde del parco accanto a casa. C’è chi si rimbocca le maniche per riqualificare il sottopassaggio dove passa il Pedibus del figlio e chi si spende per gestire il proprio orto in maniera collettiva per tutta la città. Sono tante le energie civiche che stanno emergendo in Emilia-Romagna, cittadini che si prendono cura della città e dei suoi luoghi, dei beni comuni, degli spazi, della bellezza. Senza chiedere nulla in cambio. Perché la città in cui si vive è un dono che va conservato.

Proprio le voci di questi cittadini troveranno spazio nelle piazze della regione sabato12 ottobre, per la prima Festa delle Città Civili dell’Emilia-Romagna. A Modena dalle 10,30 in piazza Matteotti si svolgerà un incontro tra l’amministrazione,le associazioni e i cittadini che gratuitamente fanno la manutenzione del verde e degli arredi dei parchi. Sono attesi rappresentanti di trenta associazioni e gruppi di volontariato che, attraverso altrettante convenzioni con il Comune, seguono 1 milione 250 mila metri quadrati di verde pubblico, mobilitando 150 volontari complessivamente.

Nel corso della festa in piazza Matteotti saranno realizzate anche alcune interviste ai volontari per la realizzazione di un documentario che evidenzierà l’importanza del “prendersi cura” della propria città attraverso alcune testimonianze. Le associazioni presenti saranno premiate dal Sindaco di Modena Giorgio Pighi e dell’assessore all’Ambiente Simona Arletti.

“Abbiamo trovato un’occasione per ringraziare ufficialmente le associazioni e i volontari per lo straordinario lavoro che svolgono e anche per fare conoscere ai cittadini di Modena – sottolinea l’assessore Arletti – questo patrimonio di buona volontà e professionalità che la città possiede. Anche in questi momenti difficili per il paese il supporto dei volontari non è venuto meno, anzi è divenuto fondamentale”.

Curiosi allestimenti appariranno nel cuore delle città capoluogo, contraddistinti dallo slogan “Prenditi cura della tua città. È un dono”, e saranno teatro del racconto delle numerosissime esperienze realizzate. Nel fagotto di una grande cicogna, quello che in genere è occupato da un tenero neonato, lo skyline stilizzato della città. E sarà proprio lì che i cittadini depositeranno una cartolina su cui scriveranno quale impegno stanno portando avanti, o quale intendono assumersi, per la salvaguardia e cura dei beni comuni urbani.

Uno spot di 30 secondi, realizzato da Koinè e Centro Antartide con la collaborazione dei CEAS, sarà presentato proprio in occasione della festa, e darà risalto all’importanza del “prendersi cura” della propria città attraverso alcune testimonianze.

La festa nasce dal progetto “Città Civili dell’Emilia-Romagna” che ha coinvolto i Multicentri per l’educazione alla sostenibilità urbana dei principali comuni capoluogo, strutture che sono deputate al coinvolgimento di cittadini e scuole sui temi dello sviluppo sostenibile. La rete di questi centri ha portato a termine un censimento delle buone pratiche di gestione partecipata dei beni comuni e ha sviluppato e accompagnato nuove esperienze nei vari territori. La festa sarà l’occasione per valorizzare anche le strutture e i progetti già presenti, per facilitare e coinvolgere i cittadini attivi e distribuire ai partecipanti la pubblicazione “Città Civili dell’Emilia-Romagna”. La Festa delle Città Civili è promossa dalla Regione Emilia-Romagna, Servizio comunicazione, trasparenza, educazione alla sostenibilità e strumenti di partecipazione e dai comuni capoluogo che hanno costituito i Multicentri per l’educazione alla sostenibilità urbana, con il coordinamento del Centro Antartide di Bologna. È possibile seguire l’evento su twitter in tempo reale @ReteCittSaneOMS e attraverso l’hashtag #miprendocura.