Riprenderà il 5 novembre, nella prossima seduta assembleare, la discussione innescatasi oggi su una comunicazione della Giunta sul Cup 2000. La seduta odierna è stata interrotta alle 18.10, slittando quindi di una manciata di minuti rispetto all’orario di chiusura dei lavori previsto per le 18, dopo gli interventi dell’assessore alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti, e dei consiglieri Andrea Pollastri (Pdl), Silvia Noè (Udc) e Alberto Vecchi (Pdl) e a fronte del fatto che erano ancora numerosi gli iscritti a intervenire. Durante la seduta sono state presentate anche due risoluzioni, che verranno presumibilmente votate nella prossima seduta.

LE RISOLUZIONI

Nella prima, sottoscritta da Paola Marani (prima firmataria) e da numerosi altri consiglieri del Pd, assieme a Monica Donini (Fds), Liana Barbati (Idv), Gian Guido Naldi (Sel-Verdi), Franco Grillini (Misto), si esprime consenso alla relazione dell’assessore Lusenti e si impegna la Giunta regionale a considerare le linee guida approvate dai soci il primo ottobre scorso “come il primo passo rispetto alla necessità di rilanciare con forza il ruolo di Cup 2000 a servizio dell’innovazione tecnologica in ambito sanitario”.

La Giunta quindi dovrà “fare sì che il Piano operativo tuteli appieno l’esigenza di garantire l’occupazione e la gradualità dei processi di transizione” e, ancora, “approfondire i profili giuridici e le attività, che possono con più efficacia essere svolte direttamente dalle aziende sanitarie, per la ricollocazione del personale fra enti di diversa natura giuridica”. Nel documento si chiede anche di verificare periodicamente l’evoluzione del processo riorganizzativo anche coinvolgendo l’Assemblea legislativa.

La seconda risoluzione, depositata da Silvia Noè (Udc), impegna la Giunta regionale a presentare all’Assemblea, entro l’anno in corso, un progetto di riorganizzazione che verifichi l’effettiva fattibilità delle indicazioni contenute nelle linee guide varate il primo ottobre.

Nel documento, all’esecutivo regionale si chiede poi di assicurare che il Piano di riorganizzazione garantisca non solo l’occupazione attualmente a tempo indeterminato presso Cup 2000 “in forme di rigoroso rispetto della legalità”, ma anche il carattere imprenditoriale e industriale della società. Ulteriori garanzie sono poi richieste affinché nell’elaborazione del Piano “vengano acquisite le proposte formulate dal Consiglio di Amministrazione” di Cup 2000, che la Giunta non avrebbe ancora esaminato.