“Di fronte a verità ormai acquisite, e confermate per l’ennesima volta dalla Cassazione, chiediamo al Governo di impegnarsi per l’accertamento delle responsabilità. Deve infatti esserci una risposta chiara alla domanda sul perché ci sono stati depistaggi nelle inchieste sulla strage di Ustica, e chi le ha volute”. Così i presidenti dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Palma Costi, e dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha sancito come ad abbattere il DC9 Itavia il 27 giugno 1980 sui cieli di Ustica, provocando la morte delle 81 persone a bordo, fu un missile e che le inchieste della Magistratura in tutti questi anni sono state deviate da depistaggi.

I presidenti delle Assemblee regionali della Sicilia e dell’Emilia-Romagna hanno avviato oltre un anno fa una collaborazione per il sostegno a iniziative in favore della memoria e della ricerca della verità, al fianco dell’Associazione dei familiari delle vittime di Ustica. “Al Governo- aggiungono Costi e Ardizzone- rinnoviamo inoltre l’appello affinché vengano riconosciuti e pagati i risarcimenti ai familiari delle vittime”.