polizia_00Nell’aprile del 2010 otto cittadini sudamericani rubarono gioielli per 200.000,00 euro all’intero di una gioielleria ubicata in Piazza Maggiore. Fingendosi clienti avevano affollato la gioielleria chiedendo di visionare numerosa merce confondendo in tal modo e distraendo il titolare della gioielleria, riuscendo a rubare i gioielli dalla cassaforte. Le indagini della Polizia di Stato – Squadra Mobile, partirono da quell’evento e proseguirono unitamente alle Squadre Mobili di Milano e Reggio Emilia. Otto furti sono stati contestati ai componenti del gruppo, furti che ebbero luogo, dopo il primo a Bologna, in Piemonte e nel vicentino. L’ultimo colpo, nel luglio del 2010, in una gioielleria di Valdagno (VI) non andò a segno perchè la Polizia, già sulle tracce dei componenti del gruppo sudamericano, intervenne arrestando sette uomini per il tentato furto ed altri due, poiché trovati in possesso di passaporti falsi. Il gruppo, infatti, era molto bene organizzato: documenti falsi, conti esteri, auto noleggiate con carte di credito appoggiate ai predetti conti ed un’ottima gestione logistica.

Tra il 23 ed il 26 luglio del 2010, la Squadra Mobile procedette all’esecuzione di tre dei cinque fermi emessi dalla Procura di Bologna per i furti precedenti a quello di Valdagno, mentre due degli uomini si resero irreperibili dandosi alla latitanza. Nonostante le ricerche internazionali non si ha traccia dei due fino allo scorso 7 ottobre, quando, in un paesino della provincia di Bolzano, i carabinieri della locale Stazione, procedono ad un casuale controllo nei confronti di un uomo colombiano. Il rintraccio internazionale inserito ai terminali permette alle forze di Polizia di eseguire il fermo dli un cinquantanovenne, il più anziano tra i componenti del gruppo. L’uomo è stato tradotto in carcere e, in data odierna, raggiungerà la locale casa circondariale.