Hedda-Gabler“Hedda Gabler” apre la Stagione al Teatro Mac Mazzieri di Pavullo nel Frignano e al Teatro Ermanno Fabbri di Vignola rispettivamente il 19 e il 20 novembre.

Gelida e altera, consapevole del proprio fascino eppure fragile nella sua intima frustrazione, nella sua incapacità di vivere serenamente la propria femminilità, ossessionata dal successo e da una deleteria intransigenza: Hedda Gabler è una delle più problematiche, febbrili e seduttive figure femminili ibseniane.

A questo personaggio e alle suggestioni dell’opera di Henrik Ibsen lo Stabile regionale si volge, per il nuovo spettacolo di produzione. Antonio Calenda affronta Hedda Gabler dirigendo nel ruolo del titolo Manuela Mandracchia una fra le più affermate e ammirate interpreti del teatro italiano.

Ibsen rappresenta un vertice assoluto nella letteratura teatrale ottocentesca: la sua drammaturgia abita i confini del teatro borghese con inquietudine, attraverso storie di tragedia quotidiana, aspre d’anticonformismo.

I suoi personaggi, soprattutto le creature femminili, esprimono sempre nodi tematici che stanno a cuore all’autore, senza però apparire mai esemplificativi: conservano invece una vibratile complessità che assicura loro dirompenza emotiva.

«È in questo tormento scuro – commenta il regista – la chiave che li rende moderni. Trovo da questo punto di vista molto significativo un intervento di Roberto Alonge, che sottolinea come Ibsen appaia come una sorta di gemello di Freud. Capace di scavare nel pozzo nero dell’inconscio e di raccontare attraverso il suo teatro inquietudini di assoluta attualità: se da scienziato Freud esterna le proprie scoperte, Ibsen lo fa da artista… Depista, accenna, occulta, ma dalle pieghe del linguaggio, dalle ombre interiori è facile intuire quanti fantasmi incestuosi padre-figlia popolino la scena, quanti drammi psicologici, quanto l’oscurità abbia da rivelare».

Scritto nel 1890 Hedda Gabler pone al proprio centro una figura che si discosta dall’ideale femminile coevo ad Ibsen.

Figura complessa e contraddittoria, lontanissima dagli stereotipi femminili di fine ottocento, Hedda appare al tempo stesso coraggiosa e pavida, egoista ed egocentrica ma anche sognatrice e ingenua. «Abbiamo lavorato con grande fervore su questi personaggi, sulle loro ombre, sulle loro straordinarie evoluzioni e profondità – conclude Calenda. – Sono loro, il loro impervio divenire, le loro dirompenti complessità emotive, il cuore palpitante di questo dramma».

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Per informazioni e prenotazioni Teatro Mac Mazzieri di Pavullo tel: 0536/30.40.34 – e-mail: infomacmazzieri@emiliaromagnateatro.com

Teatro Ermanno Fabbri di Vignola tel: 059/92.71.38 – 059 91.20.911 – e-mail: info.biglietteria@emiliaromagnateatro.com

 

Per prevendita:

Teatro Mac Mazzieri di Pavullo: il giorno precedente e il giorno stesso dello spettacolo dalle 17 alle 19 e tutti i giorni di programmazione cinematografica . La sera dello spettacolo dalle ore 20.

Teatro Ermanno Fabbri di Vignola: martedì, giovedì e sabato dalle ore 10.30 alle 14.00. La sera dello spettacolo dalle ore 20.