Incontro-SassiHa fatto registrare largo interesse e buona partecipazione di pubblico l’incontro (foto) che si è svolto al Centro Parco dei Sassi di Roccamalatina (Guiglia), dove è stato presentato il documento “Linee guida per la tutela e la gestione del paesaggio”, promosso dalla Direzione regionale Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna in collaborazione con l’Ente parchi Emilia Centrale, la Soprintendenza ai Beni architettonici, la provincia di Modena e i Comuni del territorio. Il documento, elaborato da un gruppo di lavoro che ha affrontato l’argomento in tutti suoi aspetti, mira a realizzare una semplificazione delle procedure riguardanti l’“autorizzazione paesaggistica” necessaria per gli interventi edilizi nell’area del Parco dei Sassi e nelle zone contigue.

L’incontro si è svolto in due sessioni, una mattutina ed una pomeridiana, che hanno visto la partecipazione di pubblici amministratori del territorio, delle associazioni di categoria, di tecnici e professionisti del settore. Entrambi i momenti sono stati moderati dalla Soprintendente ai beni architettonici e paesaggistici di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Paola Grifoni, la quale ha auspicato come questo lavoro possa essere un punto di partenza per armonizzare gli strumenti normativi e le procedure. Anche Giovanni Battista Pasini, presidente dell’Ente di gestione dei Parchi Emilia Centrale, nei suoi interventi introduttivi ha espresso lo stesso auspicio, rimarcando l’importanza delle nuove linee-guida, non soltanto a beneficio delle pubbliche amministrazioni e dei cittadini, ma soprattutto del territorio, destinato a diventare più attrattivo se gli interventi edilizi di recupero e restauro vengono fatti con regole precise e in armonia col paesaggio.

Ora, dopo che i Comuni del Parco (Guiglia, Zocca e Marano sul Panaro) avranno assunto, tramite un accordo formale, queste linee-guida, si avvierà la fase di sperimentazione sul territorio, destinata ad apportare una forte innovazione nella condivisione e nella semplificazione delle procedure, con una conseguente riduzione dei tempi di concessione dei permessi di “autorizzazione paesaggistica”.