Il gruppo consigliare del Partito Democratico ha diffuso la seguente nota, condivisa con la segreteria del Pd di Fiorano Modenese: “Otto milioni di euro in meno di riscossione sull’Imu dei fabbricati D (i capannoni), passata direttamente allo Stato, compensati da soli 6.484.000 euro di trasferimenti, per un totale di circa 1.500.000 euro in meno nelle casse del Comune di Fiorano. Il partito e l’amministrazione hanno fatto una scelta radicale: nessuna tassa è stata aumentata. Le aliquote Imu su seconde case, attività commerciali e industriali rimangono al 7,6 per mille, ovvero l’aliquota base, cosi come l’addizionale Irpef rimane allo 0,1.

Una scelta di campo importante e faticosa, soprattutto a fronte del rispetto del patto di stabilità e della situazione di attività della patrimoniale (che di questi tempi…), anche se per fare ciò si è dovuto dare fondo alle riserve accantonate nel tempo e limitare al minimo gli investimenti.

Il clima di incertezza, in primo luogo normativa, non ci ha certo aiutati, così come la presa d’atto di una situazione di sofferenza sociale ed economica ormai intollerabile, che nella crisi dei posti di lavoro ha la sua prima evidente causa.

Come Pd, sia in Consiglio Comunale che negli organi di partito, abbiamo sostenuto le iniziative di supporto al lavoro e formazione professionale, oltre che allo studio universitario, promosse con forza dall’Amministrazione, convinti della necessità che tutti debbano contribuire al rilancio, ma a partire dal contesto locale; soprattutto in un’ottica di inclusione sociale e democratizzazione reale che partono imprescindibilmente da scuola e lavoro”.