installazione-castelloSono particolarmente suggestive le icone che l’artista finalese Domenico Difilippo ha esposto nelle arcate dei corridoi esterni, lungo i tre piani, del martoriato Castello delle Rocche di Finale Emilia e che illuminano le notti del Natale finalese. Segni di luce e di vita per un monumento nazionale che, dopo il sisma del maggio 2012, vuole risorgere.

Una rinascita che passa per il recupero delle pietre originali, attualmente sottoposte al vaglio e alla pulitura da parte di un gruppo di operai comunali, sotto la supervisione dell’Amministrazione e della Soprintendenza regionale ai Beni Culturali, ma anche attraverso l’emanazione di un bando per il progetto di ricostruzione che verrà predisposto con la collaborazione dei Politecnici di Milano e di Bari.

Le venti icone di Difilippo per la futura rinascita del monumento estense, che realizzano l’installazione “Presenze al Castello delle Rocche”, resteranno visibili da via Trento Trieste fino al 26 gennaio, mentre sabato18 gennaio – nelle sale della nuova sede del Circolo Carc di via Rovere – verrà presentato il volume: “DIFILIPPO Il fascino della rappresentazione”, pubblicato da “Baraldini Edizioni e Stampe” e curato dal critico pisano Nicola Micieli, che ripercorre, attraverso numerose testimonianze, le tappe fondamentali dell’attività di pittore, scultore e docente dell’artista, a partire dalla sua prima mostra allestita proprio a Finale, quando era appena diciassettenne, nel 1963, esattamente cinquant’anni fa.

La mostra, come la pubblicazione, è patrocinata e promossa dall’assessorato alla Cultura e dall’Amministrazione Comunale di Finale Emilia, da Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Accademia di Belle Arti di Bologna, Magi ’900 (Museo delle eccellenze artistiche storiche) di Pieve di Cento e Provincia di Rovigo.

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