adolescenza-alimentazioneGrazie all’attenta programmazione e alla preziosa rete di soggetti che sul territorio si occupano di temi di salute, la comunità mirandolese si è contraddistinta in un bando della Regione Emilia-Romagna dedicato a progetti su stili di vita sani. L’iniziativa “Giovani e salute” è arrivata al secondo posto nella graduatoria regionale recentemente approvata, potendo così accedere a un finanziamento complessivo di 49 mila euro per la realizzazione di attività dedicate alla fascia di età 10-24 anni e incentrate sulla promozione dell’attività motoria e della corretta alimentazione, sulla lotta al fumo e sul contrasto all’abuso di alcol.

«Il progetto “Giovani e salute” – spiega il Vicesindaco e Assessore allo Sport Enrico Dotti – intende armonizzare la pluralità di iniziative esistenti a Mirandola su questi temi e sviluppare nuove proposte di promozione di sane abitudini. In particolare, l’obiettivo dell’Amministrazione è quello di infondere nuove risorse ma anche nuovo entusiasmo e fiducia nel progetto di comunità “Benessere in Comune”, avviato durante questa legislatura. Quindi contiamo davvero di coinvolgere in maniera propositiva tutti i portatori di interesse che in questi anni hanno partecipato attivamente al nostro progetto di comunità, penso alle polisportive, al Centro di Educazione ambientale, alla Uisp e alle numerose agenzie educative che possono e vogliono dare il loro contributo».

Il progetto che ha ottenuto il finanziamento è stato presentato dal Comune di Mirandola e dal Distretto Sanitario dell’Ausl di Modena insieme al Comune di Reggio Emilia e all’Ausl reggiana: peculiarità del bando regionale era infatti l’obbligo di proporre attività insieme a più soggetti, facendo collaborare gruppi di lavoro interdisciplinari e individuando linee di azione che potessero essere realizzate in più contesti. Il gruppo di lavoro che ha steso il progetto ha individuato la necessità di intervenire in zone portatrici di fragilità specifiche, ma anche contraddistinte da un tessuto sociale potenzialmente favorevole per la forte presenza di agenzie educative, sociali e sanitarie: il Comune di Mirandola e il quartieri della zona nord-est di Reggio Emilia. La stretta relazione, ampiamente documentata nella letteratura scientifica, fra determinanti socio-sanitari sfavorevoli e l’assunzione di stili di vita a rischio per la salute è alla base di tale scelta.

Nel territorio mirandolese, pur colpito dal terremoto, si è puntato sulla necessità di rafforzare l’esperienza di cittadinanza attiva, l’integrazione sociale dei giovani e la salute. Il tema degli stili di vita è fondamentale nel determinare la salute degli individui e della comunità. Si consideri, ad esempio che i dati dello studio Passi (acronimo per “Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia”) anni 2009-2012, mostrano che in provincia di Modena solo un terzo degli adulti (il 34%) ha uno stile di vita attivo. Se l’attenzione si sposta sui più giovani, emerge, secondo i dati Okkio 2012, che i genitori dei bambini di 8-9 anni hanno riferito che, in una settimana tipo, solo il 17% dei maschi e il 9% delle femmine giocano all’aperto o fanno sport strutturato per almeno un’ora al giorno da 5 a 7 giorni, come raccomandato. Ancora: secondo l’indagine Hbsc 2009-20103, a livello regionale circa due terzi dei ragazzi tra 11-15 anni fa almeno un’ora di attività fisica moderata o intensa per due o quattro giorni alla settimana, ma solo il 6-7% la svolge ogni giorno per almeno 60 minuti, come indicato dalle linee guida internazionali. Sempre secondo i dati Passi 2009-12, in provincia di Modena il 29% degli adulti fuma sigarette, un valore in linea con i numeri regionali e nazionali. L’abitudine al fumo cresce con l’età fino ai 34 anni: osservando i dati regionali di Hbsc si registra che in Emilia-Romagna l’1% degli 11enni, il 6% dei 13enni e il 23% dei 15enni fuma sigarette, percentuali che salgono al 33% tra i 18-24enni.