carabinieri-manetteScene del tutti simili a quelle che i cowboy davano vita all’interno dei saloon si sono verificate in prossimità della zona industriale di Cavriago, comune della Val d’Enza reggiana, in conseguenza delle quali un 42enne d’origine campana residente a Cavriago è stato tratto in arresto dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia con le accuse di minaccia aggravata e porto e detenzione abusiva di munizioni e di una pistola clandestina (una scacciacani modificata e resa balisticamente letale). A lui i Carabinieri reggiani hanno sequestrato proprio la pistola scacciacani che era stata modificata in modo da poter sparare proiettili cal. 7,65, una pistola scacciacani non modificata, 45 proiettili cal. 7,65 e 42 proiettili a salve. I fatti risalgono a ieri pomeriggio quando intorno alle 15,30 circa l’odierno arrestato si recava nella zona industriale di Cavriago raggiungendo le pertinenze di un’azienda di allestimenti fieristici, dove aveva lavorato nel passato, avendo un diverbio per futili motivi in corso di esatto accertamento con un dipendente. Dopo il litigio il 42enne campano si allontanava per poi far ritorno in azienda armato di una pistola con la quale minacciava alcuni dipendenti. Quindi l’allarme al 112 con il 42enne che si allontanava per poi far nuovamente ritorno venendo questa volta fermato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia che lo identificavano per un 42enne salernitano residente a Cavriago.

L’ispezione personale e veicolare, finalizzata alla ricerca di armi, alla luce di quanto capitato, dava esito negativo contrariamente ai risvolti conseguenti alla perquisizione domiciliare che portavano al rinvenimento, nel garage, di una pistola scacciacani alterata in modo da poter sparare proiettili cal. 7,65, una pistola scacciacani non modificata, 45 proiettili cal. 7,65 e 42 proiettili a salve, tutto sequestrato. Alla luce delle risultanze il 42enne veniva tratto in arresto con le accuse di minaccia aggravata e porto e detenzione abusiva di munizioni e di una pistola clandestina (ovvero la scacciacani modificata). Fervono gli accertamenti dei Carabinieri reggiani per cercare di comprendere il motivo del contendere che ha portato le parti ad affrontarsi in maniera assolutamente inusuale.