Il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia avanzerà a tutti i livelli, nei comuni colpiti dall’alluvione, in regione e in parlamento, quattro semplici richieste per assicurare un aiuto reale alle popolazioni colpite dalla alluvione.

La prima è la richiesta dello stato di calamità naturale e non di emergenza. Vogliamo che l’emergenza sia gestita da Roma e non da Bologna, dove il solito Vasco Errani ha già dimostrato i suoi limiti e la sua debolezza in occasione del sisma 2012. In questo modo Almeno così nei Sindaci potremmo avremo degli alleati.

In secondo luogo chiediamo l’immediata sospensione delle tasse e dei contributi su tutta l’area colpita dall’alluvione, ma non solo: riteniamo sia imprescindibile che questa volta si attivi un NO-tax area. Per troppo tempo ci è stato fatto credere che questi provvedimenti non siano possibili, ma si tratta di una menzogna: la realtà è che la ricca e sfortunata Emilia è una vacca troppo grassa, che è comodo mungere sempre e comunque.

L’ultima proposta, infine, riguarda l’Immediata sospensione delle rate di tutti i finanziamenti in corso, sia per imprese, sia per professionisti, sia per i privati. Non riusciamo a comprendere come alle nostre Amministrazioni sfugga che il tessuto produttivo modenese sia ormai alla canna del gas, colpito dalla crisi, dal terremoto, da una tromba d’aria ed infine dall’alluvione e come i politici locali non comprendano che se non si dà alle imprese immediatamente dell’ossigeno rischiamo la deindustrializzazione.