Registriamo con grande stupore e vivo rammarico la proclamazione di uno sciopero di 4 ore indetto per lunedì 17 febbraio dalle segreterie territoriali dei sindacati di Reggio Emilia, come forma di protesta contro “le assunzioni praticate nel bacino di Modena e Reggio Emilia” (come si legge nelle motivazioni dello sciopero inviate all’azienda e riportate nel comunicato sindacale).

Anziché rallegrarsi per la buona notizia – ovvero l’assunzione di 4 autisti effettuata da Seta in completa trasparenza e a norma di legge – le organizzazioni sindacali reggiane non trovano di meglio da fare che scagliarsi contro questa decisione, che va nella direzione di potenziare i livelli occupazionali e costituisce peraltro anche una conferma indiretta della buona tenuta dei conti aziendali.

Si tratta di un atteggiamento inqualificabile e anacronistico, che contraddice lo stile ed il senso di responsabilità che finora hanno contraddistinto l’azione complessiva del sindacato nelle relazioni industriali in Seta e grazie al quale si sono già potuti raggiungere accordi su temi importanti quali l’armonizzazione del salario aziendale, il trattamento economico-normativo dei nuovi assunti, l’orario di lavoro nell’officina di Reggio Emilia ed il premio di risultato (attualmente in fase di erogazione ai dipendenti).

Auspichiamo che i rappresentanti dei lavoratori reggiani comprendano di aver commesso un clamoroso passo falso e rivedano la propria decisione: in un contesto economico e sociale di grande crisi e di profonda incertezza, sarebbe un grave errore assumere atteggiamenti pregiudizialmente ostili allo sviluppo dell’azienda al solo scopo di ottenerne un effimero tornaconto personale.

I lavoratori di Seta, ma anche gli utenti e tutti i cittadini reggiani che usufruiscono del nostro servizio, meritano un clima di relazioni industriali più sereno e collaborativo, basato su un leale confronto dialettico e di merito piuttosto che su posizioni massimaliste e dogmatiche.