pistola-manetteLe serrate indagini condotte dagli investigatori della Squadra Mobile hanno permesso di ricostruire la vicenda criminale conclusasi con l’arresto dell’imprenditore calabrese. Tutto era iniziato ieri mattina alle ore 9,00, quando A. I. ha atteso il ritorno di un noto commercialista reggiano alla sua macchina parcheggiata in via dei Mille. All’arrivo della vittima il malintenzionato è entrato nell’abitacolo e, sotto la minaccia di una pistola, lo costringeva a raggiungere il proprio studio in pieno centro cittadino.

Lì la vittima ha subito minacciose pretese di denaro, tanto da consegnare tutto ciò che aveva al momento in tasca, ossia mille euro in contanti. Malgrado ciò l’aggressore dopo aver intascati i soldi, rimaneva seduto con la pistola tra le gambe puntata verso la vittima, alla quale intimava insistentemente di tirare fuori altri duemila euro.

Il professionista spaventato compilava un assegno per ulteriori duemila euro, ma l’estorsore non pago continuava a rimanere nello studio terrorizzando vieppiù il malcapitato fino all’irruzione degli investigatori della Squadra Mobile, i quali eseguendo una perquisizione personale sul posto rinvenivano oltre alla pistola, un secondo caricatore completo di proiettili, un paio di manette e il denaro contante sottratto.

Gli sviluppi investigativi consentivano di scoprire quale fosse il fine ultimo dell’imprenditore, sotteso all’azione criminale: farsi sottoscrivere dal professionista una richiesta di credito finanziario da presentare poi ad un noto istituto di credito reggiano.

L’arma utilizzata risultava essere regolarmente detenuta dall’uomo, mentre lo stesso, nel recente passato, aveva ricevuto un diniego per una licenza di tiro a volo per uso sportivo. Le indagini della Squadra Mobile procedono ancora per chiarire ulteriori aspetti della vicenda.