“E’ del tutto evidente che il nostro Paese necessita di una politica economica completamente diversa da quella attuata fino a questo momento, caratterizzata da atteggiamenti meramente “ragionieristici” senza nessuna ipotesi di sviluppo concreto dell’economia. Il potere d’acquisto delle famiglie si è depauperato a causa di un’economia stagnante, che si traduce in un tasso di disoccupazione che ha raggiunto livelli inaccettabili del 12,9%, per non parlare di quello anche eticamente insopportabile della disoccupazione giovanile, che ha superato il 42%”. L’imprenditrice reggiana Stefania Bigliardi si unisce al coro dei paladini dei diritti, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti quando ribadiscono che il nodo centrale per ridare fiato alla nostra economia rimane “quello del lavoro e degli investimenti necessari, anche perché il potere d’acquisto delle famiglie viene fortemente ridimensionato dal ruolo di welfare e di assistenza che le famiglie stesse svolgono per i propri figli e nipoti disoccupati”.