Marco_Biagi_5Per commemorare la morte di Marco Biagi occorre guardare al suo sorriso per poter capire quanto poco valgano le celebrazioni e quanto, invece, contino le azioni e l’impegno quotidiano. In questo sguardo sorridente, da grande gentiluomo e di persona forgiata sui principi del cristianesimo e del socialismo : il coraggio dell’azione, la fermezza delle idee e nessuna preclusione al confronto con tutti. Solo uno Stato rappresentato da “gnomi di periferia” poteva dimenticare l’assoluta incapacità di un simile uomo di ferire, ma anche di difendersi da quelli che poi sono diventati i suoi assassini. Oggi occorre ricordare che lo Stato deve essere guidato e che la politica ha l’obbligo di decidere e di governare, non permettendo a nessun livello esterno di precludere la decisione. Ci auguriamo che il governo Renzi riesca a superare le alchimie, i ritardi , soprattutto l’insensata idea che occorra aspettare il giudizio di tutti prima di decidere. Chi governa ha l’obbligo di decidere , di proporre e di deliberare sulle grandi questioni istituzionali, economiche e sociali. Il mercato del lavoro, in un’economia libera, deve dare sbocchi ai giovani e ai senza lavoro, equilibrare il rapporto fra impresa e lavoratore, non eludendo il principio della difesa del lavoro e dei lavoratori. Gli elementi che portano però a far sì che le imprese possano non solo produrre, ma proiettare il loro mestiere di produrre in continuità è un elemento fondamentale per creare e dare lavoro.

Per onorare Marco occorre operare per rendere operative queste condizioni; ognuno per la sua parte, ma decidendo a livello di governo gli indirizzi da dare.

Tutto il resto rimane un elemento morale importante , ma non decisivo per quello che Marco Biagi voleva dare al mondo del lavoro, per il quale ha sempre operato e per le quali è stato assassinato.

(Segreteria Provinciale PSI Modena)