velox_sassuolo_2Durante il Il Consiglio comunale riunito ieri sera, poi sospeso, sono state affrontate le 3 Interrogazioni previste, prima dei successivi punti posti nell’Ordine del Giorno, non trattati. Eccone il dettaglio.

La prima interrogazione, presentata da Franca CERVERIZZO del gruppo Siamo Sassuolo, verteva sul: Trasferimento della Chirurgia senologica dall’Ospedale di Sassuolo al Policlinico di Modena

In questa interrogazione, la capogruppo Cerverizzo, premettendo che il Comune di Sassuolo, ricordando come la Del. Reg.le 582/2013 DEL 13 Maggio stabiliva, tra le altre cose,il nuovo requisito minimo di accreditamento, pari a 150 casi, di tumore primitivo al seno per i centri di chirurgia senologica;

In conseguenza l’AUSL di Modena abbia deciso di trasferire l’attività di chirurgia senologica dall’Ospedale di Sassuolo al Policlinico di Modena dall’1/1/2014

Giusta e condivisa l’indignazione (per modi, metodi e calcoli) e la difesa della ns. eccellenza ospedaliera attivata da tutta la comunità;

Che nella stessa seduta consiliare del 25 Febbraio viene approvato l’ODG che:

Ricordando poi l’ODG votato dal Consiglio Comunale in data 25 FEbbr. 2014 che invitava il Sindaco a farsi parte attiva presso la AUSL di Modena per chiedere a scopo prudenziale la sospensione della delibera di trasferimento fino allo scadere del prossimo PAL 2014-2016…

Ricordando come il suo voto su tale Odg fosse risultato contrario, in quanto lei stessa aveva riconosciuto l’impegno del Sindaco sulla questione trattata e quest’Atto di indirizzo altro non era che mero passaggio burocratico

Si chiede pertanto di sapere:

Portando a sua e a conoscenza di tutto il Consiglio Comunale quanto fatto e quali risultati si siano ottenuti, in ottemperanza all’invito derivante dall’ODG approvato da questo consiglio Comunale, richiedendo inoltre copia scritta della risposta.

 

Ha così risposto all’interrogante l’Assessore alla Sanità, Claudia Severi, ringraziando la Consigliera per aver riportato il tema all’attenzione del Consiglio comunale.

E ricordando come, successivamente al Consiglio Comunale straordinario citato, ad oggi non si siano registrati atti o provvedimenti formali in merito mallo spostamento, da parte delle autorità sanitarie preposte.

Il Consiglio comunale, nella riunione straordinaria del 25 Febbraio scorso, ha dimostrato all’Ausl e alla Regione la correttezza di una comunità e dei suoi rappresentanti istituzionali, che non possono accettare di non essere né informati, né consultati da chi di dovere nel momento in cui decisioni di tale portata vengono prese. Sassuolo non può subire decisioni già prese senza consultare il territorio.

Ad oggi – ha aggiunto Claudia Severi – non sono state prese decisioni di alcun tipo da parte delle competenti autorità provinciali e regionali.

Grazie ai dati forniti nell’aula consiliare dall’Associazione per Vincere domani, è stato infatti evidenziato che l’ospedale di Sassuolo, nella stessa logica che già lo vede punto di riferimento per l’area sud della provincia in altre specialità chirurgiche, è nelle condizioni di rimanere centro di riferimento anche per la chirurgia senologica. Anche per questo auspichiamo, d’ora in avanti, da parte dell’Ausl e della Regione, un maggiore rispetto delle istituzioni locali e del loro ruolo di rappresentanza, nella certezza che le considerazioni e le istanze di merito emerse dal dibattito consiliare, e che hanno fondato la richiesta formale avanzata all’Ausl di sospendere tale decisione. Mentre vengono inoltre monitorate le presenze registrate nel reparto, ai fini della valutazione statistica – la soglia dei 150 interventi – al centro com’è noto dell’ipotesi di trasferimento.

Il Sindaco si è poi attivato prontamente sia verso la parte privata della struttura dell’Ospedale di Sassuolo, sia nei confronti dell’Assessore regionale Lusenti per ribadire quanto fermamente emerso da tutta la Comunità cittadina. Ma saranno motivo di ulteriore riflessione e confronto allargato a tutti gli 8 sindaci del distretto, la cui riunione è destinata a diventare il vero spartiacque;

un confronto senza il quale infatti, non ci può essere alcuna scelta definitiva e sul quale richiamiamo l’impegno formalizzato dall’Assessore regionale alla sanità Lusenti, e confermato dallo stesso Direttore generale dell’Ausl.

Sassuolo deve e dovrà mantenere – ha concluso l’Assessore Severi – il proprio reparto di Breast-Unit di eccellenza all’interno del nuovo PAL. Regionale.

 

La Consigliera Cerverizzo si è dichiarata assolutamente non soddisfatta della risposta ricevuta dalla Severi, giudicata non consona e troppo vaga, rispetto alla gravità del problema che riguarda le tante persone che gravitano attorno in quanto a suo giudizio non sono ancora stati compiuti atti e passaggi concreti tali da assicurare una soluzione al problema. E la stessa si aspettava inoltre di poter vedere i documenti o le lettere citate dall’Assessore Severi nel suo intervento che non le sono invece state fornite..

***

Successivamente, il gruppo consiliare PD (a firma dei Consiglieri Morini e Megale) ha presentato un’interrogazione in merito alla emanazione di Due Bandi pubblici per incarichi in SGP

Premesso che IL Tribunale di Modena, in data 23 Dic. 2013, accettava la domanda di concordato in continuità avanzata dall’Amm.re unico delle Società partecipate SGP, in attuazione al mandato ricevuto dal Consiglio C.le

Che la società ha dovuto emanare un primo bando pubblico avente ad oggetto l’attribuzione dell’incarico di esperto “asseveratore” del piano concordatario, figura prevista obbligat.te dall procedura concordataria;

– Che la società ha emanato un secondo bando per l’attribuzione di un doppio incarico consulenziale di supporto all’amministratore unico per lo svolgim.to della procedura concordataria, uno relativo ad un consulente legale esperto in procedure concorsuali e uno rel. Ad un commercialista esperto in procedure concorsuali

Si chiede pertanto:

– Se i bandi abbiano rispettato quanto previsto dal DDL 101/2013

– Come sono state valutate dall’Ente la pres.za interna

– (nell’Ente e nella Società partecipata) di profess.tà analoghe

– a quelle richieste con il secondo bando

– Su quali basi siano stati definiti i valori di partenza dei compensi previsti dai due bandi e come mai tali bandi non sono stati inseriti nel comparto del Personale

– In quale modo gli organi preposti dell’Ente abbiano svolto il controllo analogo riguardo i due bandi

 

Ha così risposto all’interrogante, Il Sindaco Luca Caselli, precisando come, a suo giudizio, risulti singolare il ruolo “poltico” assunto dai Revisori dei Conti,assai pronti alle segnalazioni anche di specifici commi di legge alla Corte dei Conti.

Per quanto riguarda le domande specifiche il Sindaco – citando parti dell’accurata risposta tecnica e giuridica fornita dal Segretario Generale e dall’Avvocatura – Caselli ha fornito tutte le risposte ai quesiti sollevati. A partire dal quesito n. 1 la cui, a ha detto il Sindaco, la risposta è affermativa.

Eccone una sintesi:

se i bandi abbiano rispettato quanto previsto dal D.L.101/2013;

L’applicazione della norma citata deriverebbe, ad assunto degli interroganti (esplicitato nelle premesse), dall’art.1, c. 557, della Legge 147/2013 (legge di stabilità 2014).

Le norme citate prevedono:

– art.1, c.5, del DL n. 101 del 31.8.2013, convertito, con modificazioni, dalla legge 30.10.2013, n. 122:

“5. La spesa annua per studi e incarichi di consulenza, inclusa quella relativa a studi e incarichi di consulenza conferiti a pubblici dipendenti, sostenuta dalle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, nonché dalle autorità indipendenti e dalla Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB), escluse le università, gli enti e le fondazioni di ricerca e gli organismi equiparati, nonché gli istituti culturali e gli incarichi di studio e consulenza connessi ai processi di privatizzazione e alla regolamentazione del settore finanziario, non può essere superiore, per l’anno 2014, all’80 per cento del limite di spesa per l’anno 2013 e, per l’anno 2015, al 75 per cento dell’anno 2014 così come determinato dall’applicazione della disposizione di cui al comma 7 dell’articolo 6 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

– come siano state valutate dall’Ente la presenza interna (nell’Ente medesimo e nella società partecipata) di professionalità analoghe a quelle richieste con il secondo bando;

Giova premettere, in primo luogo, che la società è terza rispetto il Comune; quindi la verifica del presupposto legittimante (insussistenza di professionalità all’interno dell’ente) andrebbe semmai condotta con esclusivo riferimento a SGP srl.

Ciò non toglie che rapporti collaborativi tra i due servizi del Comune siano consolidati, pur nel rispetto del principio recato dalla Corte costituzionale con sentenza n. 91 del 20 maggio 2013, a seguito della quale è stata approvata la stabile costituzione dell’Ufficio Legale nella struttura di Sassuolo Gestioni Patrimoniali s.r.l. per la trattazione degli affari legali della società.

Nel merito della verifica di tale presupposto si rinvia, pertanto, alle comunicazioni dell’Amministratore Unico di SGP srl, agli atti prot. 8986 del 24.3.2014 e prot.10710 del 8.4.2014.

– su quali basi siano stati definiti i valori di partenza dei compensi previsti dai due bandi e come mai tali bandi sono stati inseriti nel comparto relativo al personale.

Si rinvia alle comunicazioni dell’Amministratore Unico di SGP srl, agli atti prot. 8986 del 24.3.2014 e prot.10710 del 8.4.2014.

– in modi gli organi preposti dell’Ente abbiano svolto il controllo analogo riguardo i due bandi;

Relativamente alle modalità di esercizio del controllo analogo si precisa quanto segue.

 

Il socio unico Comune di Sassuolo esprime la propria volontà nell’Assemblea attraverso il Sindaco, che rappresenta l’ente (ai sensi dell’art.50, c.2, del D.Lgs.267/2000), e previe deliberazioni assunte dagli organi di governo del Comune stesso, sulla base della ripartizione delle competenze (Giunta o Consiglio) indicate nel D.Lgs.267/2000, come previsto dall’art.8, c.1, del vigente Statuto della società a cui si fa riferimento..

Il Sindaco, in chiusura della propria risposta, ha nuovamente sottolineato come, a suo giudizio, appaia improprio il ruolo politico assunto dai Revisori. Gli stessi revisori che qualche tempo fa, avevano espresso il proprio giudizio negativo all’ipotesi di accettazione da parte del Tribunale di Modena all’ipotesi concordataria per SGP, ipotesi invece poi realizzatasi…

 

Il Consigliere Morini si è dichiarato assolutamente non soddisfatto della risposta ricevuta, notando stupito l’attacco sferrato dal Sindaco nei confronti dei Revisori, chiamati invece a segnalare proprio nelle loro specifiche funzioni previste dal ruolo e dalla legge, anomalie o mancanze nel campo del controllo finanziario..

per quanto riguarda le questioni specifiche di merito Morini si è detto non d’accordo con le risposte ricevute, ribadendo altresì come il Controllo analogo non possa di volta in volta venire utilizzato a seconda delle convenienze politiche..

Morini ha ricordato al Sindaco come risulti troppo facile adesso gestire vicende che non devono essere trattate con il “fioretto” della poltica, bensì assumendosi in pieno le responsabilità del proprio operato.

Riguardano la comunità quindi queste scelte che sarà ora chiamata a sostenere un nuovo aggravio di costi e di spesa sulla vicenda SGP, che vedrà adesso aggravarsi di ulteriori costi, pari ad 1,4 ml per il pagamento dei costi e delle prestazioni professionali legate alle procedure del Concordato.

***

Interrogazione sulle contravvenzioni elevate con l’Autovelox lungo la provinciale e la sosta, nel centro a San Michele

In questa terza e ultima interrogazione, a cura del gruppo consiliare PD e illustrata dal Consigliere del gruppo PD Sandro Morini che ha ricordato come, in diverse occasioni siano stati effettuati numerosi controlli sulla sosta in centro nella frazione di San Michele con conseguenti contravvenzioni.

Per poter rispondere in modo più adeguato alle tante richieste di informazioni da parte dei cittadini di San Michele che lamentano di essere un po’ troppo vessati dai controlli sempre più frequenti negli ultimi tempi.

Si chiede pertanto di sapere:

– Quante contravv.ni siano state elevate dagli autovelox in sede fissa dalla loro install.ne ad oggi ?

– Quante e quali contravvenzioni sono state elevate nell’ultimo mese a San Michele, nel quartiere, nel centro, nel periodo 2011- 2013

Morini ha inoltre rilevato come fosse stata già diffusa una risposta ai propri quesiti su un quotidiano locale, prima dello svolgimento in aula dell’interrogazione stessa.

 

Il Comandante della Polizia Municipale, Stefano Faso, su invito della Giunta, ha diffuso i numeri richiesti dall’interrogazione.

In esito all’interrogazione presentata dal Consigliere in oggetto, del 1° Aprile 2014, si riportano inoltre di seguito i dati richiesti:

1. Eccessi di velocità rilevati tramite i box rilevatori di traffico ubicati sulla S.P. 19: nr. 4.

2. Contravvenzioni elevate nel centro della Frazione di San Michele:

– anno 2011: nr. 28

– anno 2012: nr. 31

– anno 2013: nr. 45

– anno 2014 (gennaio-Marzo): nr. 13

– Non si tratta di Autovelox, ha inoltre precisato il Comandante, ma di Box Rilevatori della velocità per il cui funzionamento è necessaria la presenza di opertaori della Polizia Municipale.

Faso ha quindi sottolineato come, a fronte di un aumentato impegno degli operatori nelle articolate funzioni di controllo – ad esempio quello sulle abitazioni e le loro agibilità – è stato possibile liberare risorse umane da destinare ai controlli sulle arterie della città.

Per quanto riguarda poi la sola zona di San Michele, nello specifico le multe comminate erano relative ad un rimorchio in sosta nella zona cimiteriale durante una funzione, una seconda x la recidiva di un furgone e la terza per un automobilista che guidava in contromano.

 

Ha poi risposto all’interrogante anche l’Assessore alla Sicurezza e Vice Sindaco Gian Francesco Menani che ha ricordato prima di tutto l’importante lavoro di controllo e prevenzione svolte dalle forze della Polizia Municipale.

Menani ha sottolineato altresì che, i controlli e il posizionamento dei rilevatori di velocità avvengono seguendo la disposizione di legge n.142 del Codice della strada che prevede il posizionamento ben visibile agli automobilisti dei suddetti macchinari, a differenza di quanto accadeva con la passata Amministrazione, durante la quale, questo tipo di strumento veniva celato dietro siepi o zone non visibili dagli automobilisti.

I controlli, ha poi concluso il Vicesindaco, sono e vengono effettuati sulla esigenza del controllo del territorio e anche per le richieste di un maggior controllo sulla sicurezza veicolare e della mobilità richiesti dai cittadini stessi.

Mentre ha ricordato al Consigliere che, proprio sotto l’Amministrazione precedente si verificarono i picchi più alti per quanto riguarda il comparto dei controlli stradali e le contravvenzioni comminate.

Non soddisfatto della risposta tecnica ricevuta, il Consigliere Morini che ha precisato come, a suo giudizio ..”non rientrano quindi nella categoria degli autovelox le macchine poste per i rilevamenti che necessitano quindi di un operatore della Polizia Municipale x la loro attivazione.

Il consigliere si è dichiarato non soddisfatto neppure della parte politica della risposta ricevuta, sottolineando come si debbano adottare criteri e modalità differenti per i controlli, in base alle specifiche diversità presenti sul nostro territorio.

(resoconto a cura dell’Ufficio Stampa del Comune)