denaro_2Si è chiuso con risultato di amministrazione favorevole pari a 4 milioni 600 mila euro – grazie alle economie da avanzi precedenti e alla riduzione di spesa e indebitamento – il bilancio consuntivo 2013 della Provincia di Modena, approvato dal Consiglio provinciale nella seduta di mercoledì 9 aprile con il voto favorevole di Pd e gruppo Misto (nel quale, nel corso della stessa seduta, è entrato il consigliere Sergio Pederzini che ha lasciato l’Idv). Voto contrario per Pdl, Udc e Lega nord.

Per le entrate correnti si registrano valori ai minimi storici (88 milioni, contro i 94 del 2010) mentre quelle in conto capitale sono in aumento a causa delle risorse per la ricostruzione.

In netto cala la spesa corrente dell’ente che nel 2013 è arrivata a 42 milioni 800 mila euro (era superiore di dieci milioni all’inizio della legislatura) per effetto anche della riduzione del personale: 536 dipendenti, contro i 621 dell’anno 2009. Il costo per il personale, che a inizio legislatura ammontava a 24 milioni e mezzo di euro, nel 2013 è sceso a 21milioni 100 mila euro.

In continuo e costante calo anche l’indebitamento, che nell’anno passato ammontava a 103 milioni di euro contro i 134 milioni di cinque anni fa.

Nel corso del 2013 la Provincia ha effettuato pagamenti per complessivi 133 milioni di euro, effettuando 16.401 liquidazioni e 11.475 mandati di pagamento nei confronti di quasi quattromila soggetti beneficiari, rispettando di norma i tempi contrattuali di pagamento indicati sulle fatture.

La quota maggiore delle risorse liquidate è andata alla viabilità, con 24 milioni di euro, seguita dall’istruzione con 5 milioni e dalle funzioni delegate con 2 milioni. Sette milioni di euro sono invece stati liquidati per trasferimenti legati al terremoto.

Unico intervento prima del voto è stato quello di Dante Mazzi (Pdl) che ha notato come positivo il calo delle spese di rappresentanza, promozione e pubblicità dell’ente, dando atto al presidente Sabattini e alla giunta di aver adottato un criterio di sobrietà, «che però forse si poteva applicare anche prima che ce lo chiedessero». Il consigliere si è poi domandato chi nel prossimo futuro gestirà le entrate tributarie della Provincia, «così rigide da non essere calate nonostante la crisi», e i fondi ancora dovuti dalla Regione, augurandosi che restino sul territorio «a favore della collettività modenese».

 

1ª VARIAZIONE DI BILANCIO 2014 PER PIÙ DI 4 MILIONI DI € – MANUTENZIONE DELLE STRADE E INTERVENTI SULLE SCUOLE

Una diminuzione della spesa corrente per effetto del posticipo della rata dei mutui concessa alle aree terremotate; ulteriori entrate dalla Regione per il fondo regionale disabili (1 milione 800 mila euro), la formazione professionale, lavori straordinari nelle zone terremotate: ammonta a 4 milioni 400 mila euro la prima variazione generale al bilancio di previsione 2014 della Provincia di Modena, approvata nel corso della seduta consiliare di mercoledì 9 aprile con il voto favorevole di Pd e gruppo Misto e quello contrario di Pdl, Ncd e Lega nord.

Il consiglio ha approvato anche un emendamento, proposto dalla Giunta, necessario per adeguare il bilancio alla futura programmazione della ricostruzione delle scuole danneggiate dagli eventi sismici (voto favorevole di Pd e gruppo Misto, astenuti Pdl, Ncd e Lega nord). L’emendamento, a saldo zero per il bilancio, prevede la diminuzione di investimenti per lavori stradali e il contestuale pari aumento di investimenti sulle scuole.

Tra le nuove spese previste, gli interventi per le frane e la manutenzione stradale: 310 mila euro per la sp 28 a Palagano e 280 mila per sistemazioni varie sulla sp 23 Valle Rossenna. Per quanto riguarda l’edilizia scolastica, le risorse aggiuntive rese disponibili con la variazione consentono di finanziare interventi allo Spallanzani di Montombraro e Castelfranco, all’Ita Calvi di Finale, al liceo Tassoni di Modena; all’Ipsia Vallauri, al Meucci e al Fanti di Carpi, all’Iti Volta di Sassuolo, all’Iptc Morante e al Levi di Vignola.

Aprendo il dibattito, Dante Mazzi (Pdl) ha rilevato «con soddisfazione che è stata accolta la nostra osservazione e i fondi derivati dai maggiori risparmi sono stati destinati all’edilizia scolastica, ma lasciamo una Provincia con un “tesoretto” che potrebbe essere usato per dare ossigeno al territorio favorendo l’accesso al credito e realizzando le opere necessarie per il ripristino dopo il sisma e l’alluvione». Anche Giorgio Siena (Pd) ha confermato l’importanza dell’emendamento che destina fondi ulteriori all’edilizia scolastica «perché permette di concludere gli interventi nella zona del sisma».