teatro-i-evaIcona enigmatica di una tragedia che intreccia l’amore incondizionato con la più allucinata incarnazione del potere criminale: è Eva Braun, compagna di Adolf Hitler, protagonista dello spettacolo “Eva (1912-1945)”, in scena da lunedì 5 a mercoledì 7 maggio (ore 21) a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485; info 051.566330, www.teatridivita.it). A incarnare la donna che a 33 anni si uccise per amore a fianco del sanguinario dittatore è Federica Fracassi, l’attrice che negli ultimi anni ha collezionato i più prestigiosi premi del tetro italiano. La lucida follia di Eva Braun si intreccia all’eroina di “Via col vento” Rossella O’Hara, nel testo scritto da Massimo Sgorbani, diretto da Renzo Martinelli e prodotto da Teatro i.
La fine della guerra, la fine di Hitler.
Si è consumata un’enorme tragedia e, nello stesso tempo, la tragedia stessa non riesce a compiersi. Eva, sola in scena, aspetta questa fine, un personaggio tragico a cui è preclusa la dimensione del tragico. Eva è una donna che sta per morire ed è una donna innamorata. Innamorata di Hitler, fedele al suo amore fino all’ultimo istante.
In questa tragedia mancata e grottesca Eva è un’eroina per cui non si può non provare tenerezza, nonostante tutto, proprio come se l’oggetto del suo amore potesse essere dimenticato. Eva confonde la sua storia con quella di Rossella O’Hara: c’è desiderio, ammirazione, battaglie da vincere e da perdere, fedeltà, fino alla fine.
Eppure, da questo infinito amore, al di là del bene e del male, affiora la paura. Paura dell’abbandono, paura dello strapotere dell’amato, paura della propria fragilità di amanti, paura che l’amore finisca, paura che l’amore si realizzi, paura dell’amore stesso e di quello che l’amore può chiedere…

Innamorate dello spavento è un progetto di Teatro i in cui l’autore Massimo Sgorbani cattura le voci di alcune donne legate al Führer che precipitano inarrestabili verso la fine del Reich.
Tra il 29 aprile e il 1° maggio del 1945, nel bunker sotterraneo del Palazzo della Cancelleria di Berlino, alcuni dei principali rappresentanti del partito nazionalsocialista si suicidano. Poche ore prima Hitler sposa Eva Braun. Poche ore dopo Hitler e signora si uccidono con le fiale testate sul pastore tedesco del Führer, Blondi, il primo a morire. Poche ore dopo Magda Goebbels somministra le fiale ai sei figli addormentati. Ancora poche ore, e anche Magda e il marito si avvelenano con le stesse fiale.
Innamorate dello spavento si compone di tre testi distinti che Teatro i sta affrontando con la regia di Renzo Martinelli e l’interpretazione di Federica Fracassi. Il primo, Blondi, è stato prodotto dal Piccolo Teatro di Milano nella stagione 2012‐2013 e sarà nuovamente in scena sul medesimo palco il prossimo maggio. La seconda parte, Eva, un work in progress le cui tappe hanno portato a molteplici versioni dello spettacolo realizzate ad hoc per i luoghi ospitanti, dà voce all’omonima protagonista, Eva Braun che, precipitando ignara verso il suicidio, intreccia la sua storia con quella di Rossella O’Hara, protagonista di Via col Vento, il suo film preferito. Infine, la terza parte, che vede in scena Magda Goebbels e lo stesso Führer, vedrà una prima versione in forma di studio nella prossima stagione teatrale.

Federica Fracassi e Renzo Martinelli tornano a Teatri di Vita dopo oltre dieci anni, quando presentarono al nostro pubblico lo spettacolo Sinfonia per corpi soli ispirato a Sarah Kane.

Federica Fracassi, attrice (Premio Ristori, Premio Olimpici del Teatro, Premio della Critica, Menzione d’onore e Premio Eleonora Duse, Premio Ubu) conduce insieme a Renzo Martinelli il progetto di Teatro i, una vera e propria factory del teatro contemporaneo, attivo a Milano da qualche stagione. Interprete sensibile alle nuove drammaturgie, votata alle scritture più visionarie, feroci, poetiche degli ultimi anni ha lavorato tra gli altri con Valerio Binasco e con Valter Malosti. In ambito cinematografico è stata diretta recentemente da Marco Bellocchio, Giorgio Diritti, Gabriele Salvatores.
Renzo Martinelli regista, è direttore artistico di Teatro i, compagnia di produzione che gestisce dal 2004 l’omonimo spazio teatrale a Milano. Le regie di Martinelli privilegiano un’autonoma costruzione scenica in costante dialogo con una drammaturgia della contemporaneità. Tra i suoi lavori ricordiamo: La Santa di Antonio Moresco (2000) vincitore del premio Sette spettacoli per un nuovo teatro italiano per il 2000; Prima della Pensione di Thomas Bernhard (2006), Incendi di Wajdi Mouawad (2011), Hilda di Marie Ndiaye (2011), Lotta di negro e cani di Bernard-Marie Koltès (2012). Teatro i nel 2006 ha vinto il premio Hystrio-Provincia di Milano.
Massimo Sgorbani, drammaturgo e sceneggiatore, si è diplomato in drammaturgia alla Scuola Civica Paolo Grassi. In teatro ha collaborato con attori come Franco Branciaroli, Ivana Monti, Federica Fracassi. Nel 2001 ha vinto il Premio Speciale della Giuria Riccione con Angelo della gravità. Nel 2003 si è classificato secondo al Premio Fersen con Il tempo ad Hanoi. Nel 2008 ha ricevuto il premio Franco Enriquez per la drammaturgia. Nello stesso anno, il Teatro Franco Parenti ha organizzato un focus di dieci giorni nel quale sono stati rappresentati sette suoi spettacoli a cura di Andrée Ruth Shammah. I suoi testi sono pubblicati da Ubulibri (Teatro di Massimo Sgorbani), da Editoria&Spettacolo (Due pezzi quasi comici) e da Titivillus (Innamorate dello spavento).