Paola-Gazzolo-difesa-suoloL’assessore alla difesa del suolo Paola Gazzolo ha partecipato ieri a Roma alla presentazione del rapporto nazionale cave 2014 di Legambiente, occasione per illustrare i contenuti della delibera approvata dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna nel dicembre 2013, che riguarda l’adeguamento tariffario di tutti i materiali di estrazione in Emilia-Romagna, non solo sabbia e ghiaia.
“Gli impegni sono stati mantenuti , – precisa l’Assessore Gazzolo rispondendo alle dichiarazioni del consigliere regionale M5S Andrea De Franceschi- confermando l’Emilia-Romagna ai livelli più alti in Italia. Le tariffe sono state aumentate utilizzando come parametri di riferimento quelle applicate dalle regioni limitrofe per garantire omogeneità socio-economica ed evitare distorsioni del mercato”.
Inoltre ha aggiunto Gazzolo, “ siamo tra le poche regioni che alle tariffe aggiungono i costi che ogni azienda deve sostenere per il ripristino ambientale delle cave, elemento che rappresenta fin dal ’91 un punto di forza della legge regionale che regola la materia, oltre alle fideiussioni pari al 100% della spesa per la sistemazione ambientale che le stesse aziende devono versare obbligatoriamente per ottenere le autorizzazioni. Si aggiungono poi forme di compensazione e di integrazione richieste dai comuni. Al consigliere De Franceschi, conclude l’assessore Gazzolo, sfugge che il rapporto cita numerosi esempi di buone pratiche in Emilia-Romagna, come gli impianti fotovoltaici nelle ex cave di Montechiarugolo e nel comune di Guiglia, e il progetto Sarma sull’individuazione di tecniche innovative per il recupero di aree di cave esaurite e per il riciclo di materiale inerte, punto al centro dell’attenzione del convegno di ieri per la creazione di nuove aziende nell’ambito della green economy”.