CampanaGli iscritti alla manifestazione “Aci e Autodromo per la Sicurezza” avranno un mentore d’eccezione in occasione del pomeriggio che passeranno all’autodromo di Modena il 30 maggio, Sergio Campana. Il pilota di Campogalliano ex campione italiano di F3 porterà la sua esperienza maturata in tutte le tipologie di gare sulle vetture a ruote scoperte per far capire ai giovani che le “gare” e la velocità sono parametri da utilizzare solo in pista dove non vi è traffico. Una cosa è certa: l’abitudine conseguita nelle competizioni e la velocità di reazione necessaria, nel gestire l’attimo fuggente, fanno sì che nel traffico di tutti i giorni proprio i piloti abbiano un vantaggio nel prevedere le situazioni anomale e nel cercare di superarle, positivamente. Proprio il prevedere e la costante attenzione alla guida, senza distrazione alcuna (fumare e telefonare) faranno parte del suo scambio d’opinioni con i giovani. Non è escluso, poi, che coloro che risultano i migliori nelle esperienze al simulatore e nei test di guida sicura, possano avere l’opportunità di un “incontro ravvicinato” con la pista proprio al suo fianco. Per tutti è in ogni caso previsto nel programma un approccio alla pista a bordo d’alcune Peugeot 308 berlina, la vettura proclamata Auto dell’Anno 2014.
Prima di arrivare alla pista vi sarà l’opportunità di avere i consigli mirati di Sergio Campagna ed anche di Marco Carnevali, responsabile delle Autoscuole d’ACI Modena, con un particolare riguardo su quelle che sono le problematiche conseguenti alla guida in stato d’alterazione psicofisica. Se alcool e droga sono gli stereotipi di base di cui tanto si parla non bisogna dimenticare anche una certa tipologia di medicinali, anche d’uso comune. Alla parte teorica, che comprende una sessione di guida al simulatore, per i 100 iscritti, seguirà una prima parte pratica nel paddock dell’Autodromo di Modena dove saranno realizzati tracciati che simulano le condizioni peggiori che si possano trovare per la mancanza d’aderenza.
“In questa seconda iniziativa all’Autodromo di Modena sulla sicurezza stradale abbiamo optato per un numero “chiuso” per poterli curare in un modo più diretto, ad personam. – commenta il Dott. Giuseppe Pottocar Direttore d’A. C. Modena- In particolare perché nella passata esperienza abbiamo notato molto interesse da parte dei giovani. Ancor più delle giovani che si sono messe in discussione senza nessuna remora. Hanno manifestato una responsabilità oggettiva che non ci si aspetterebbe a prima vista. Contrariamente a quello che è il “credere” comune, il saper gestire un mezzo nelle emergenze crea un’abitudine alle reazioni che possono salvare la vita”.