Costi-SalieraSono 4, sui 28 complessivi, i progetti di partecipazione finanziati dalla Regione Emilia-Romagna nel 2013 a Bologna e provincia. Il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte di interesse della collettività ha riguardato infatti tre progetti sostenuti dalla Giunta e uno dall’Assemblea legislativa, nell’ambito di due bandi distinti (su ricostruzione post sisma e fusione di Comuni quello dell’Assemblea). I primi tre percorsi partecipati, approvati dall’esecutivo regionale, sono stati quelli del Comune di Bologna (‘Con-vivere Bologna tra memoria storica e nuove visioni. Percorsi partecipativi per l’elaborazione di patti di convivenza urbana’, che ha ottenuto 20 mila euro), del Comune di San Lazzaro di Savena (‘Linee guida per lo sviluppo sostenibile per il Comune di San Lazzaro di Savena’, 20 mila euro) e del Comune di Castel San Pietro Terme (‘Nuove idee per vivere gli spazi della città’, 20 mila euro). L’Assemblea legislativa ha invece contribuito al progetto relativo ai Comuni di Granaglione e Porretta Terme per il progetto ‘Verso la fusione – creazione del nuovo Comune unico’ (15 mila euro).
Cresce dunque in Emilia-Romagna il coinvolgimento dei cittadini nelle politiche pubbliche e diventano concreti gli effetti della legge regionale 3 del 2010 che prevede forme di sostegno alla partecipazione. Nel 2013, Giunta regionale e Assemblea legislativa, con un finanziamento complessivo di circa 450 mila euro, hanno sostenuto direttamente 28 progetti, ma sono molti di più i percorsi partecipativi che hanno ottenuto la certificazione di qualità dal Tecnico di garanzia e che sono stati attuati o sono in corso di attuazione sul territorio regionale. E sono in arrivo i nuovi bandi a sostegno di processi di partecipazione per il 2014, che potranno contare su fondi complessivi per 300 mila euro. La Giunta regionale (200 mila euro) e l’Assemblea legislativa (100 mila euro) intendono anche quest’anno offrire un supporto finanziario per promuovere percorsi partecipativi premiando l’una i progetti dedicati alle pari opportunità e alla sostenibilità ambientale, l’altra quelli che riguardano le fusioni di Comuni (cui l’Assemblea sul proprio portale dedica una sezione ad hoc: http://www.assemblea.emr.it/fusione-di-comuni)e progetti di ripristino del territorio a seguito di calamità naturali.

Il bilancio sui progetti di partecipazione è stato fatto oggi in Assemblea legislativa regionale in una conferenza stampa con la presidente dell’Assemblea, Palma Costi, e la vicepresidente della Giunta, Simonetta Saliera. “Crediamo che i processi partecipativi rappresentino lo strumento che rende le istituzioni ancor più aperte e al servizio dei cittadini- afferma Palma Costi- e aver voluto il coinvolgimento dei cittadini anche su temi come la ricostruzione posto terremoto e la fusione di Comuni va nella direzione di una partecipazione vera, concreta. Quest’anno apriamo una linea di sostegno per interventi seguiti a calamità naturali, che purtroppo abbiamo visto colpire i nostri territori con sempre maggiore frequenza”.

“Una decisione condivisa, concordata, discussa seriamente con e fra i cittadini semplifica la realizzazione delle opere e delle politiche pubbliche- sottolinea Saliera- perché previene contrasti e paure spesso frutto di scarsa informazione e coinvolgimento dei cittadini. Per questi motivi la Regione Emilia-Romagna ha sostenuto e finanziato attraverso una apposita legge i processi partecipativi promossi da istituzioni e associazioni. Si tratta di un investimento per migliorare la vita delle nostre comunità”.
E in tema di partecipazione, l’Assemblea legislativa ha promosso la traduzione e la diffusione (on-line al link http://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/tecnico-di-garanzia) di un vero e proprio manuale della partecipazione – scritto dalle studiose tedesche Patrizia Nanz e Miriam Fritsche e adattato alla realtà italiana da Rodolfo Lewanski – che illustra le principali tecniche per la gestione dei progetti di partecipazione. Obiettivo della pubblicazione: aumentare l’informazione di base per evitare che l’uso approssimativo di modalità partecipative possa causare il fallimento dei progetti da realizzare. “Il caso dell’Emilia-Romagna e della Toscana, le sole regioni europee ad evere una legge sulla partecipazione- spiega Patrizia Nanz, fondatrice nel 2009 dello European Institute for public participation, che ieri ha presentato il manuela nella Biclioteca dell’Assemblea legislativa- è, appunto, unico in Europa. Qui i processi partecipativi sono stati davvero strutturati. In Germania, per esempio, ciò non avviene e i cittadini possono al massimo far allegare il loro parere al processo decisionale istituzionale”.
I progetti finanziati con i bandi 2013
Ambiente e territorio, politiche per la qualità della vita, ricostruzione post terremoto, fusioni di Comuni sono gli ambiti principali dei 28 progetti di partecipazione finanziati con contributi regionali 2013, con un importo medio di circa 16 mila euro ciascuno.
I bandi “a tema” promossi per la prima volta l’anno scorso dall’Assemblea legislativa hanno fornito risorse a 11 enti del cratere del sisma per percorsi partecipati su progetti di ricostruzione: si tratta dei Comuni di San Felice sul Panaro, Novi di Modena, Finale Emilia, Concordia sulla Secchia, Mirandola, Camposanto e Nonantola, tutti nel modenese, e di Mirabello, Sant’Agostino, Ferrara e Cento nel ferrarese, oltre ad un progetto presentato da Ascom Confcommercio Ferrara. Tre, poi, i progetti presentati da comuni interessati da fusioni. Eccoli: un percorso di consultazione sul nuovo statuto del Comune unico di Fiscaglia, recentemente nato a seguito della fusione di Migliaro, Migliarino e Massa Fiscaglia, nel ferrarese; il progetto sulla fusione dei Comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto, presentato dall’Unione Comuni Alto Appennino Reggiano (Re), e il progetto per la fusione di Granaglione e Porretta Terme nell’Appennino bolognese.

Tra gli 11 progetti che si sono invece aggiudicati il contributo, sempre nel 2013, nell’ambito del bando promosso dalla Giunta regionale, si trovano iniziative per le quali hanno cercato il coinvolgimento e il confronto con i cittadini la Comunità montana Unione Comuni Parma est, l’Unione delle Terre d’argine, in provincia di Modena, i Comuni di Sant’Ilario d’Enza e Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, di San Lazzaro di Savena e Castel San Pietro Terme nel bolognese, di Comacchio nel ferrarese, poi Faenza e Bagnacavallo nel ravennate, e i comuni di Rimini e Bologna.

Vanno quindi aggiunti due percorsi di partecipazioni che hanno ricevuto il sostegno grazie ad una convenzione stipulata con l’Assemblea legislativa, promossi rispettivamente dai Comuni di Parma e Modena.
Merita attenzione il numero dei progetti che complessivamente hanno ricevuto la certificazione di qualità dal Tecnico di garanzia, un dato che si potrebbe interpretare come un indicatore della crescita di cultura della partecipazione sul territorio. Sul totale degli 85 progetti presentati ai bandi, 73 sono quelli certificati, indice di una cresciuta competenza e capacità di iniziativa degli enti promotori. In base ai dati dei progetti certificati nel 2013, la maggior concentrazione delle proposte arrivate si registra nel territorio bolognese (con il 23% delle proposte, primato mantenuto rispetto al 2012), a seguire il parmense (18%) e in terza posizione il territorio della provincia di Modena con il 17%.
Confronto dati 2012-2013
La politica regionale di sostegno ai processi partecipativi sul territorio ha concretamente inizio nel 2012 con l’attivazione del primo bando sulla partecipazione da parte della Giunta regionale, finanziato con 200 mila euro. Nell’anno successivo, al bando della Giunta si uniscono due specifici bandi promossi dall’Assemblea legislativa per attivare percorsi di partecipazione in due ambiti strettamente legati all’attualità, come la ricostruzione del post terremoto e le fusioni promosse dai Comuni nel nuovo quadro disegnato dal riordino territoriale promosso dalla Regione. Diventano quindi significativi i confronti tra i due anni. Se nel 2012 i progetti partecipativi che hanno concorso al contributo sono stati 69, nel 2013 i progetti presentati sono saliti complessivamente a 85. Proporzionalmente, da un anno all’altro si registra la crescita anche dei progetti certificati dal Tecnico di garanzia, passati dai 65 ai 73. I progetti finanziati dai bandi regionali sono passati dai 13 del 2012 ai 26 del 2013. Anche le convenzioni, una forma di sostegno diretta a particolari progetti di partecipazione, sono passate da una a 2.
I nuovi bandi 2014
Nel corso dell’annuale Sessione sulla partecipazione tenutasi la scorsa settimana, l’Assemblea legislativa ha approvato il Programma di iniziative per la partecipazione della Giunta regionale per il 2014 e un ordine del giorno dai quali si ricavano gli indirizzi per la definizione dei prossimi bandi, relativi appunto all’anno in corso. La Giunta regionale con 200 mila euro sosterrà un bando generale che attribuisce premialità a progetti di partecipazione centrati sui temi delle pari opportunità e della sostenibilità ambientale. L’Assemblea invece – prevede l’ordine del giorno – istruirà due bandi: uno sul tema della fusione dei Comuni e un altro per progetti di partecipazione che trattino di interventi di ripristino promossi a seguito di danni provocati dall’alluvione o in genere da emergenze ambientali.
Info: http://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/
Tutti i dati sulla partecipazione in Emilia-Romagna dal 2008 ad oggi sono disponibili sul sito partecipazione che ospita la sezione dell’Osservatorio: http://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/
Speciale partecipazione realizzato dalla Biblioteca dell’Assemblea legislativa: http://www.assemblea.emr.it/biblioteca/attivita-e-servizi/servizi-documentazione/dossier/democ-partecipativa
(Nella foto, le presidenti Costi e Saliera durante la conferenza stampa)