parmigianoreggiano_2“E’ una vicenda che inquieta, ma che conferma l’efficienza dei sistemi di controllo sui prodotti alimentari e sulle ripetute truffe che mettono a repentaglio la salute dei consumatori, la reputazione dei produttori onesti – la maggioranza – e l’immagine del made in Italy”. È il commento di Antenore Cervi, vice presidente della Cia Emilia Romagna a seguito del sequestro di forme avvenuto nel parmense ad opera dei Nas.
“L’azione delle forze dell’ordine è stata esemplare e auspichiamo che se dovessero essere accertate e confermate responsabilità venga usata fermezza nei provvedimenti giuridici. Purtroppo – incalza Cervi – l’anello più debole della filiera, ovvero i produttori, ne paga le spese maggiori, oltre ad innescare un clima di sfiducia da parte dei consumatori nei confronti di un mondo produttivo – e di un formaggio – che gode di una elevata stima. Il Parmigiano-Reggiano però, grazie al proprio disciplinare che prevede una lunga stagionatura – conclude Cervi – è sottoposto a controlli tali, che permettono di rilevare le eventuali non conformità del prodotto prima che arrivi al consumatore finale”.