carabinieri_notturna_04Nel 2011 aveva preso a morsi e graffi il proprio datore di lavoro “colpevole” di non volerle fare anticipare l’inizio delle pulizie dell’azienda per la presenza di operai che non avevano finito il turno. Nel 2012 aveva preso ad ombrellate mandandolo in ospedale il compagno “colpevole” di essersi sdraiato sul divano. Per quei fatti verificatisi in provincia di Ravenna una cittadina nigeriana 44enne domiciliata a Lido Adriano è stata riconosciuta colpevole e condannata dal Tribunale di Ravenna che, nell’ottobre del 2013, assorbiva in un unico provvedimento di cumulo pene concorrenti le rispettive sentenze stabilendo la condanna in un anno e 8 mesi di reclusione. La sentenza essendo divenuta esecutiva ha visto l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna emettere il relativo ordine di carcerazione che è rimasto ineseguito in quanto la l’interessata si rendeva irreperibile. L’altra sera la fine delle ricerche si concretizzava in Via Cervelliera del comune di Rolo, nella bassa reggiana. Durante un servizio di controllo del territorio, infatti, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Fabbrico procedeva al controllo di un casolare abbandonato riscontrando all’interno la presenza di una donna. La stessa identificata nella sunnominata 44enne risultava ricercata in quanto a suo carico pendeva un provvedimento restrittivo dovendo espiare una pena pari a un anno e otto mesi di reclusione. Condotta in caserma veniva “informata” del provvedimento pendente a suo carico la donna veniva arrestata per essere poi tradotta in carcere per l’espiazione della pena.