cavi-rameImperversano in tutto il nord Italia facendo man bassa di rame non ponendosi scrupoli da pericoli che creano con la loro azione predatoria: si pensi ai tratti ferroviari che vanno in blocco quando gli “specialisti” del rame sottraggono i cavi elettrici che ne regolano il traffico o ai blackout provocati quando ad essere prese di mira sono le centrali elettriche. Questa notte però il commando di malviventi, appartenenti ad una batteria del più nutrito popolo della banda del rame, è stato intercettato di rientro da un blitz furtivo a Scandiano dai carabinieri della locale Tenenza. Ne è scaturito un inseguimento a folli velocità dai contorni assolutamente “meritevoli” dei dovuti approfondimenti investigativi. E’ infatti assoluta intenzione dei Carabinieri scandianesi dare tutte le risposte agli interrogativi tra cui la provenienza dell’ingente refurtiva recuperata, ovvero dove è stata rubata, e l’identificazione dei responsabili per ora datisi alla fuga dopo aver abbandonato un furgone rubato carico della preziosa refurtiva: circa mezza tonnellata di rame. Nelle more che le indagini facciano il loro corso, il dato oggettivo è costituito dal recupero operato dai Carabinieri di Guastalla di un furgone rubato nel bolognese lo scorso 17 giugno con a bordo oltre alla refurtiva il kit “banda del ramee”: cutter e forbici per pulire i cavi elettrici, cacciaviti, tenaglie e torce.

L’origine dei fatti poco dopo le 3,30 di questa notte quando una pattuglia della Tenenza di Scandiano nel corso di un posto di controllo intimava l’alt di polizia a due furgoni (uno con targa rumena ed un Mercedes Vito) con almeno 4 persone complessivamente a bordo che procedeva nella frazione Bosco direzione Reggio Emilia. I due mezzi anziché fermarsi acceleravano dando vita ad un concitato inseguimento a folli velocità. Dopo alcuni chilometri i due mezzi prendevano opposte direzioni con i carabinieri che ne inseguivano uno. I ladri tallonati dai militari optavano per abbandonare il furgone in mezzo alla strada fuggendo per i campi e riuscendo a dileguarsi agevolati dal buio della notte. E mentre nella zona veniva scatenata una serrata caccia ai due malviventi visti fuggire e agli altri due dileguatisi con il furgone avente targa rumena, i militari nel Mercedes Vito, risultato rubato ad Anzola Emilia lo scorso mese di giugno, rinvenivano la predette refurtiva e i suddetti attrezzi da scasso. Oltre all’ipotesi di ricettazione per l’auto rubata in possesso ai due fuggitivi sugli stessi convergono le indagini per cercare di capire di quale genere di furto si siano resi responsabili, circostanza che sarà chiarita quando verrà accertato la provenienza dell’ingente partita di rame sequestrata dai carabinieri. Sul furgone e sul materiale sequestrato i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa avendo gli operanti proceduto all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.