E’ trascorso poco più di un anno dalla scomparsa del prof. Mario Cannarozzi, ordinario di Scienza delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” – DIEF di Modena dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, e tra i colleghi e gli allievi è molto vivo il ricordo di questo docente che fu un protagonista di rilievo della realizzazione e della affermazione degli studi di ingegneria civile a Modena, dove prese servizio nel 1993.

Per celebrare l’insegnamento e l’attività di ricerca scientifica del prof. Mario Cannarozzi, che ha spaziato dai problemi di equilibrio variazionale alla meccanica computazionale, ma anche per ricordare la grande vivacità intellettuale e lo spirito ironico del collega e dell’amico, il DIEF ha voluto dedicargli una “Giornata di studio”, che si svolgerà venerdì 7 novembre 2014 con inizio alle ore 10.30 presso l’Aula FA-0-D della sede di via Vignolese 905.

Dopo i saluti del Magnifico Rettore prof. Angelo O. Andrisano, dell’ex Rettore prof. Gian Carlo Pellacani e del Direttore del DIEF prof. Alessandro Capra, una serie di interventi delineerà il profilo ed il valore culturale di Mario Cannarozzi.

Prenderanno dunque la parola nella mattinata: il prof. Angelo Marcello Tarantino che presenterà “Il profilo scientifico di Mario”; il prof. Pier Gabriele Molari che parlerà di “Un utensile molto pensato: ricerca della forma”; il prof. Antonio Strozzi che tratterà de “La cavitazione nella lubrificazione espressa in termini di complementarietà” ed il prof. Antonio Tralli cui è affidato un intervento “In ricordo di Mario”. Nel pomeriggio i lavori riprenderanno alle ore 14,30 con la lectio del prof. Rodolfo Cecchi “Passeggiando nella relatività”, cui seguiranno, prima delle conclusioni, alcune testimonianze.

“Diversi colleghi di Mario – spiega il prof. Antonio Strozzi del DIEF – presenteranno i risultati delle loro ricerche nel campo dell’ingegneria e porteranno testimonianze dei periodi di ricerca vissuti a stretto contatto con Mario. Le molte richieste di adesione alla giornata di ricordo costituiscono il segno tangibile dell’affetto e della stima che i suoi colleghi nutrivano per Mario. Mario avrebbe apprezzato la massima di Weierstrass: gli uomini muoiono, le idee restano”.

MARIO CANNAROZZI

Di origini toscane (nato il 5 gennaio 1951) ha vissuto a lungo a Bologna, dove si era laureato (il 31 marzo 1975) in Ingegneria Civile col massimo dei voti e la lode. Qui aveva stabilito la sua dimora ed aveva intrapreso la sua carriera accademica, che lo ha portato a vincere la cattedra di Scienza delle Costruzioni all’Università di Trento, e quindi, dal 1993, a trasferirsi a Modena, dove è stato uno dei protagonisti della istituzione e della crescita della Facoltà, oggi Dipartimento, di Ingegneria “Enzo Ferrari”. Negli ultimi anni aveva fatto ritorno in Toscana.