Fantasia-cover-immagine“Le pratiche del niente” di Giovanni Fantasia (Incontri Editrice) sarà presentato nell’ambito della rassegna ‘Anteprime Letterarie’ giovedì 20 novembre alle 20.45 presso il centro di quartiere del Parco Amico di Braida a Sassuolo.

“È un’infanzia crudele, spietata quella raccontata da Fantasia nel suo secondo romanzo, costruita attorno al rapporto esclusivo e monopolizzante che lega il timido e sottomesso Ele e lo spaccone Màcino, entrambi così acutamente e dolorosamente bambini, entrambi in fuga dalle rispettive famiglie in cui la difficoltà della convivenza è sfociata in una continua, sottile e maniacale violenza, che trapela dalla facciata di normalità che Elsa ed Emilio, Marina e Bastiano cercano invano di proporre ognuno al proprio figlio.

Ma Ele e Màcino non sono bambini per niente, ed è con tutta la sensibilità che solo un bambino può avere che respirano, assorbono la disperazione che regna nelle loro case, ed è con la feroce vitalità che solo un bambino può avere che cercano un bersaglio del loro odio: la loro amicizia non è diversa, basata anch’essa sull’umiliazione inflitta come affermazione di sé e sulla caparbia, ostinata ricerca di approvazione, con quella fede nel miracoloso per cui un sorriso elargito dall’amico arrogante e fanfarone potesse spezzare l’incantesimo della propria vita.

Ed è così, sull’onda di quest’odio insensato ed ineluttabile, che nasce l’idea della cosina, la sua pianificazione meticolosa, come un gioco cretino e proibito da pensare e giocare quando gli adulti non guardano. Ma la cosina segna in realtà una linea molto pericolosa da oltrepassare…

22 anni dopo, con feroce indolenza il disoccupato Gabriele trascina le sue giornate sullo sfondo sbiadito di una città inumana, meccanica, che incombe sulla vita di questo ragazzo bambino, costretto a fare ritorno al nido famigliare dopo la vana promessa di una vita indipendente.

L’insensato e alienante ripetersi delle pratiche del niente scandisce la sua esistenza: la spesa, le bollette, il bar, il loquace albanese Kastriot, la masturbazione, l’insistente e oscuro desiderio di porre fine a tutto ciò: della rabbia, della ferocia viva e vibrante del piccolo Ele fattosi uomo per finta non rimangono che propositi matricidi che sanno tanto di suicidio.

Sarà durante una di queste vuote e infinite giornate che, dopo un banale incepparsi della grigia monotonia, prontamente risolto ma non dimenticato, le strade di Gabriele e Angelo, Ele e Màcino sotto parvenze adulte,  torneranno a incrociarsi per sancire la distanza che li ha separati e per onorare a modo loro la vecchia amicizia…” 

 

Giovanni Fantasia ha pubblicato la raccolta di poesie Introduzione alla città (2007), il racconto illustrato spedibile Cafè Hadid (Schiaffo Edizioni, 2008) e il romanzo Santi, negri e scarafaggi (Quarup Editrice, 2009). A partire dal 2011 esplora il paesaggio e le sue mutazioni attraverso la fotografia (www.giovannifantasia.it). Le pratiche del niente è il secondo romanzo.