Congratulazioni a Stefano Bonaccini per la Presidenza della Regione ma il risultato di disaffezione al voto di ieri fa poco gioire e deve preoccupare tutti noi. Il primo obiettivo deve essere di riconquistare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella politica, dimostrando rigore e concretezza.

Questo il commento della candidata Simona Arletti all’indomani dei risultati di voto “Bene che il meccanismo della doppia preferenza di genere abbia portato per Modena l’elezione di due uomini e due donne al Consiglio Regionale e aumentato la percentuale di donne elette nella Assemblea. Ora Presidente e Assemblea dovranno dimostrarsi capaci di tener fede subito agli impegni presi sul creare nuove opportunità di lavoro per i giovani, ridurre la burocrazia per le imprese e terzo settore, aumentare l’impegno sulla sicurezza del territorio.

Per quanto mi riguarda sono soddisfatta del risultato avuto in città dove le 1616 preferenze, che mi hanno confermata come prima candidata donna, sono una dimostrazione di affetto e stima per gli oltre quindici anni di impegno. Non nego che sia stato comunque molto difficile andare per mercati e luoghi di aggregazione dove lo scontento vinceva sopra ai nostri ragionamenti sul diritto/dovere del voto e sulle cose da fare in Regione. Per questo alla prima direzione cittadina del partito proporrò che si apra subito una fase di ascolto di iscritti ed elettori magari includendo anche un sondaggio per indagare le molteplici ragioni di questo distacco dalla politica e dalle istituzioni e reagire. Tanti, troppi gli elettori e spesso ex iscritti del partito che hanno scelto il non voto per segnalare il loro dissenso anche rispetto al profilo politico del pd.

Constato che la competizione in città più che negli altri territori, che son stati meglio capaci di fare squadra, si è rivelata una sorta di confronto libero tra i vari comitati elettorali senza un coordinamento forte del partito. Questo ci porta ad un punto che per me merita una discussione vera: la necessità ancora di un partito radicato nel territorio che ascolta e indirizza o piuttosto un partito “liquido” fatto di comitati elettorali che si radunano a ogni elezione sullo stile americano, io non sposo questo modello ma vorrei potermi confrontare coi cittadini sul senso oggi di mantenere luoghi di discussione come lo sono i partiti. Il confronto stretto coi cittadini di questi giorni mi ha permesso di comprendere meglio ancora le priorità per il nostro territorio e ne farò tesoro per il mio impegno in consiglio comunale.

Ringrazio le centinaia di volontari, inclusi i responsabili di circoli aggregativi, imprenditori, amici, professionisti che si sono dati da fare organizzando micro-incontri o facendo il passaparola consumando le suole delle scarpe, il risultato è inferiore alle attese, ma d’altronde non potevo disporre di risorse economiche che potessero mettere in evidenza la candidatura con spot o manifesti elettorali singoli.

Rispondo a tutti voi che non mollo di certo il mio impegno, come mi avete chiesto in queste ore, la Simo, come mi chiamate oramai tutti, ha tutta l’intenzione di impegnarsi ancora sui temi che le stanno a cuore, dalla salute all’ambiente, dall’Europa ai diritti, dalla scuola alla mobilità sostenibile.

Concludo con un buon lavoro a tutti i consiglieri eletti, il territorio di Modena ha bisogno di un legame stretto coi propri rappresentanti in Regione per poter sostenere investimenti su servizi e opere per i cittadini modenesi”.