ladroOttengono un regolare permesso di soggiorno della durata di 3 mesi per motivi turistici e poi fanno la spola dall’Albania all’Italia per depredare le abitazioni e portare la refurtiva al sicuro in Albania dove poi viene riciclata. Sono i “nuovi” predoni delle abitazioni che appoggiandosi a un loro connazionale regolarmente soggiornante in Italia con funzioni di basista, all’imbrunire arrampicandosi ai pluviali raggiungo anche gli appartamenti ai piani più facendo razzia di oro, danaro contante e se capita anche armi. Uno stillicidio i furti in appartamento consumati negli ultimi mesi a Reggio e provincia le cui indagini ora potrebbero trovare la svolta grazie all’attività condotta ieri sera dai Carabinieri della Stazione di San Martino in Rio che hanno arrestato tre cittadini albanesi di ritorno da una serie di raid furtivi commessi tra Reggio Emilia e Bagnolo in Piano. Con l’accusa di concorso in furto aggravati e continuato i Carabinieri della Stazione di San Martino in Rio hanno arrestato il 26enne A.Z. residente a San Martino in Rio e i due “turisti” suoi ospiti identificati in A.C. 27enne e F.Z. 28enne questi ultimi residenti in Albania ed in Italia con regolare visto turistico. A loro i Carabinieri hanno sequestrato monili in oro per alcune migliaia di euro  e oltre 2.000 euro in contanti provento di furti in abitazioni commessi tra le 18,00 e le 19,00 di ieri a Reggio Emilia e Bagnolo in Piano.

L’origine dei fatti quando poco prima delle 19,30 la centrale operativa del Comando Provinciale di Reggio Emilia diramava, a tutte le pattuglie dei Carabinieri in servizio in città e provincia, la segnalazione di un’autovettura sospetta, un Opel Astra con 3 soggetti a bordo, notata nei pressi di alcuni luoghi di Reggio Emilia dove erano stati commessi furti in abitazione. Durante le ricerche in Via Ferioli di San Martino in Rio i Carabinieri intercettavano l’auto con a bordo tre cittadini albanesi identificati per i sunnominati. I tre dopo le procedure di identificazione venivano sottoposti a ulteriori controlli che portavano al rinvenimento nelle loro tasche di vari monili e banconote di vario taglio per circa 2.500 euro i cui successivi accertamenti consentivano di ricondurli a due appartamenti di Reggio Emilia e Bagnolo in Piano. La perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione del giovane residente a San Martino in Rio portava al rinvenimento di cinque orologi la cui provenienza furtiva è tuttora al vaglio.

I tre venivano condotti in caserma dove alla luce di ulteriori elementi di responsabilità acquisti nelle fasi successive venivano arrestati con l’accusa di furto aggravato e continuato in concorso commessi nell’appartamento di Via Guardasoni a Reggio Emilia ed in altro di Bagnolo in Piano dove erano entrati forzando le porte finestre dei balconi che avevano raggiunto arrampicandosi nei pluviali. Tre arresti che potrebbero portare ad un’importante svolta nelle indagini che da tempo i carabinieri stanno conducendo sui furti in abitazione commessi proprio all’imbrunire con lo stesso medesimo modus operandi. Ci si potrebbe trovare quindi davanti al “turismo” del furto dove i responsabili facendo la sola (come rivelato dai visti nei passaporti) tra l’Italia e l’Albania riescono a far sparire la refurtiva che verrebbe quindi riciclata nel loro paese d’origine ad opera di compiacenti ricettatori. Risposte al riguardo verranno dalle indagini che ora i Carabinieri di San Martino in Rio stanno conducendo al riguardo.