Equiparare l’investimento in attività di ricerca e sviluppo compiuto in altre tipologie di aziende al certosino e impegnativo lavoro delle imprese del tessile-abbigliamento-calzaturiero che, a ogni nuova stagione, sono alle prese con la realizzazione di campionari e prototipi. E’ quanto propone un emendamento alla Legge di stabilità presentato dal senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, che si fa portavoce delle esigenze del vasto tessuto imprenditoriale emiliano-romagnolo dei settori del tessile-abbigliamento, del calzaturiero e della lavorazione della pelle. “Con questo emendamento – spiega il senatore Vaccari – chiediamo che venga introdotto il credito d’imposta, già previsto per le attività di ricerca e di sviluppo, anche per quelle imprese che, annualmente o comunque con ciclicità, devono sostenere costi connessi alla realizzazione di campionari, con specifico riferimento alle spese relative alla ricerca e ideazione estetica, ovvero alla realizzazione di prototipi”. Il credito d’imposta è della misura del 15% per queste categorie di spesa, elevabile al 20% qualora i costi siano riferiti a contratti stipulati con Università e Enti pubblici di ricerca.