controllo_carabinieriDurante l’ispezione interna di un’azienda dismessa, acquistata all’asta da un imprenditore, i Carabinieri hanno verificato che nei 40 uffici dell’edificio, distribuiti su tre piani, vi erano gravi danni all’impianto elettrico dovuti all’asportazione di fili, mentre i bagni erano tutti privi di rubinetteria e termosifoni. Le indagini dei Carabinieri chiariranno se gli odierni arrestati, peraltro trovati in possesso di varie attrezzi per il taglio e lo smontaggio di impianti idraulici ed elettrici, siano stati nel tempo i soli responsabili di tali furti. Nella more che le indagini chiariranno questo aspetto la certezza è costituita dal fatto che i tre l’altra mattina si sono introdotti nell’azienda per compiere analogo furto dal momento che avevano smontato due collettori da un boiler. Con l’accusa di concorso in furto aggravato i Carabinieri della Stazione di Cadelbosco Sopra hanno arrestato un 18enne campano, e due calabresi di 62enne e 51 anni, tutti disoccupati e residenti a Reggio Emilia, ristretti al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. E’ stato lo stesso proprietario, accortosi del furto, ad allertare una pattuglia dei Carabinieri. I militari entravano nella proprietà attraverso un’apertura ricavata lungo la recinzione perimetrale e giunti nel cortile dell’azienda notavano tre sconosciuti, poi identificati nei predetti arrestati, che alla vista dei Carabinieri cercavano di scappare per poi desistere all’intimazione dei militari di fermarsi. Uno dei 3 teneva in mano uno zaino con all’interno vari attrezzi per il taglio e lo smontaggio di impianti idraulici ed elettrici. Dai successivi accertamenti i Carabinieri della Stazione di Cadelbosco Sopra ricostruivano i fatti accertando che i tre:

–  avevano forzato e aperto una finestra posizionando al di sotto un bancale per consentire un facile ingresso;

–  appoggiato a terra nelle vicinanze del bancale, vi era un trolley con all’interno vari attrezzi  (chiavi inglesi, taglierini, cacciaviti, chiavi fisse, coltelli, fiamma ossidrica per il taglio e lo smontaggio di parti in metallo, ecc);

–  avevano adagiato in prossimità della via di fuga creata mediante il taglio della rete di recinzione, due grossi collettori di metallo smontanti da un boiler;

–  avevano parcheggiato nella zona retrostante 2 autovetture una Ford Focus che aveva i sedili ribaltati in modo da aumentare le capacità di carico e una Fiat Punto con all’interno vari rottami di auto la cui provenienza al vaglio.

Alla luce di quanto accertato e considerata la flagranza del reato di furto i 3, condotti in caserma, venivano dichiarati in arresto e ristretti a disposizione della Procura reggiana.