carabinieri_81Erano le 19,00 del 18 dicembre scorso quando marito e moglie rientrando a casa scorgevano la presenza di due malviventi che avevano messo a soqquadro l’abitazione asportando vari monili in oro. I due malviventi si davano alla fuga spingendo violentemente a terra il proprietario, un 60enne di San Martino in Rio, riuscendo a dileguarsi. L’allarme, immediatamente giunto al 112 dei carabinieri del comando Provinciale di Reggio Emilia, è stato subito girato a una pattuglia della locale stazione che, raccolti i primi elementi, ha avviato le ricerche dei due malviventi riusciti a fuggire. A distanza di una quindicina di giorni dal grave episodio delittuoso si è avuto la prima importante svolta investigativa nelle indagini che ha visto i carabinieri della Stazione di San Martino in Rio denunciare alla Procura reggiana, con l’accusa di concorso in rapina impropria in abitazione, un 50enne croato in Italia senza fissa dimora. E mentre l’identificazione del complice potrebbe essere questione di giorni, nei guai è finito anche un concessionario d’auto 27enne di Roma, denunciato per favoreggiamento personale avendo tenuto una condotta idonea a cercare di eludere le investigazioni. Le indagini dei Carabinieri di San Martino in Rio hanno preso spunto dalle dichiarazioni di alcuni testimoni che hanno visto fuggire i due malviventi a bordo di un’autovettura della quale veniva fornita la targa. Il mezzo è risultato essere intestato a una concessionaria di Roma il cui proprietario ha però reso dichiarazioni generiche sostenendo di non ricordare a chi avesse ceduto l’auto. E mentre quest’ultimo veniva indagato per favoreggiamento, le indagini dei carabinieri proseguivano attraverso riscontri incrociati sul controllo del territorio eseguiti in tutt’Italia che portavano ad accertare che il veicolo il 6 dicembre risultava essere stato controllato in provincia di Taranto. Alla era stato controllato guida un 50enne croato con una sfilza di precedenti  per reati contro il patrimonio. Le attenzioni si concentravano su quest’ultimo con i militari che acquisivano a suo carico incontrovertibili elementi di responsabilità per la rapina compita ai danni dei due coniugi fra i quali le individuazioni fotografiche cui venivano sottoposti i testimoni che lo riconoscevano in uno dei due malviventi responsabili dell’episodio delittuoso in premessa. Le indagini ora proseguono per identificare il complice.