stazione-sassuolo-reggioIl disagio di chi utilizza la Reggio Sassuolo per andare e venire da scuola o dal lavoro, ha raggiunto livelli insostenibili. La scuola è ricominciata da tre giorni e, tra ieri e oggi, abbiamo toccato li fondo. Ieri ritardi per chi si muoveva verso Reggio, oggi molto peggio: il treno si è fermato a Casalgrande per diversi minuti, senza dare comunicazioni agli utenti; è poi ripartito, per fermarsi definitivamente, alla stazione di Scandiano.

In seguito è arrivato un autobus, con una capienza posti insufficiente ad accogliere tutti gli utenti.

A seguire, come accade sempre più spesso, telefonate ai genitori, auto in viaggio, famiglie profondamente e giustamente irritate, perché pagano un costoso abbonamento per un servizio che non c’è.

Nell’incontro dello scorso 29 dicembre tra i responsabili di TPER, FER, SETA, Agenzia per la Mobilità e il vicesindaco di Castellarano, in rappresentanza degli Amministratori del territorio, tenutosi presso la sede dell’Agenzia per la Mobilità a Reggio, il dott. Paolillo aveva parlato di due tipi diversi di problema: un guasto, avvenuto “una tantum” e dei ritardi strutturali. I ritardi sono invia di risoluzione, è stato detto in quella sede. Bene. Intanto però i guasti passano da “una tantum ” a “ogni tantum”, anzi, “ogni spessum!!!”.

Si decida a livello politico che cosa si vuole fare del trasporto locale.

La linea ferroviaria Reggio – Sassuolo oggi non è in grado di reggere contemporaneamente sia il traffico passeggeri, sia quello merci. A cosa dare priorità?

Siamo in grado di garantire il trasporto dei passeggeri?

Se a voce i vertici di TPER dicono di sì, ma nei fatti non riescono e magari non per colpa loro, abbiano la dignità di ammettere che non ce la fanno e cercare insieme soluzioni che possano portare a scuola (e a casa, nel primo pomeriggio) i nostri studenti. Se non sono in grado di assicurare il servizio, al contrario, si dimettano.

Negli anni ’80 i tempi di percorrenza Reggio – Sassuolo erano minori. Non è paradossale? “Certo – si dirà – abbiamo dato priorità al trasporto merci perché rende di più” : Bene. E i passeggeri?

Da anni senti parlare di “metropolitana di superficie”. A che punto stiamo? Vogliamo mettere gli utenti, le persone, al centro del lavoro di tecnici e amministratori?

Quando si parla di “etica nella politica”, ecco, questo è un caso chiaro: si vuole dare priorità, anzi, esclusività al guadagno – assicurato dal trasporto merci – o si vuole dare priorità alle persone, che hanno diritto a servizi funzionanti?

Negli anni, per far diminuire sulla carta i ritardi dei treni passeggeri, sono stati aumentati i tempi di percorrenza. Il colmo è che anche con i tempi più lunghi non si è risolto il problema, perché i treni sono in ritardo, si rompono, non vanno. Basta. La misura è colma. E’ giunto il momento di valutare, insieme all’assessore regionale Donini, quali possibili soluzioni possano assicurare alle persone i servizi a cui hanno diritto; l’assessore valuti se la rimozione dei vertici TPER sia una operazione necessaria, utile e funzionale alla risoluzione del problema.

 

(Paolo Iotti, vicesindaco di Castellarano, Assessore politiche scolastiche – Mirko Tutino, Assessore Comune di Reggio Emilia infrastrutture del territorio e beni comuni – Sonia Pistoni, Assessoredel Comune di Sassuolo con deleghe alle Politiche del territorio e dell’ambiente – Marco Cassinadri, Vicesindaco Casalgrande, Assessore al bilancio – Marco Ferri, assessore del Comune di Scandiano ai lavori pubblici – Dott. Michele Vernaci, direttore dell’Agenzia per la mobilità)