Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, sarà celebrato quest’anno a Carpi (Teatro Comunale, ore 21) con la messa in scena di Brundibàr, fiaba musicale in due atti. Un modo per raccontare alle giovani generazioni, attraverso il linguaggio della favola e della metafora, la tragedia della Shoah e in particolare l’atroce storia del ghetto di transito di Terezin, dove furono rinchiusi 140 mila ebrei (di cui oltre 15 mila bambini) e da cui fecero ritorno solo poco più di 3 mila internati.

L’iniziativa, basata su un progetto didattico che da mesi sta impegnando diverse scuole cittadine, è promossa dalla Fondazione Fossoli in collaborazione con l’assessorato alla Didattica degli Istituti Culturali del Comune e l’Istituto Superiore di Alta Formazione Musicale Vecchi-Tonelli di Modena e Carpi.

In scena il 27 gennaio al Comunale andrà un cast formato da ragazzi che, con grande entusiasmo e determinazione, si sono messi in gioco recitando e cantando in un lavoro collettivo che ha richiesto come detto mesi di preparazione: la musica è a cura dell’Ensemble strumentale dell’Istituto Superiore di Alta Formazione Musicale Vecchi-Tonelli di Modena e Carpi (concertazione e direzione Luca Benatti, coordinamento voci soliste e coro Costanza Gallo). La regia dello spettacolo è di Sheila Caporioni e Marina Meinero.

Brundibàr fa parte come detto di un progetto didattico che ha visto coinvolte scuole di Carpi di diverso ordine e grado (hanno aderito primarie e secondarie di primo e secondo grado) ciascuna con un percorso specifico. Gli alunni delle scuole primarie Col.Lugli, Rodari, Gasparotto, Da Vinci, Collodi e della secondaria di primo grado Gasparini di Rovereto sulla Secchia (in tutto sono state coinvolte dieci classi e circa 250 studenti) hanno attivato infatti un laboratorio storico-musicale che unisce didattica della storia e didattica musicale. Due classi (2°Ach e 2°Ai) dell’I.T.I.S.  Leonardo da Vinci hanno invece svolto un percorso storico-formativo che, a partire dalla centralità dell’opera, ha affrontato la sua genesi, il contesto in cui essa è stata prodotta e la specificità del ghetto di Terezin, nel quadro più ampio dell’istituzione dei ghetti e dei campi di concentramento durante il secondo conflitto mondiale. Saranno proprio i ragazzi dell’istituto Da Vinci che introdurranno, con una presentazione interamente curata e condotta da loro, lo spettacolo del 27 gennaio. Anche i piccoli alunni del plesso Agorà di via Bollitora (scuola dell’infanzia) porteranno un loro contributo in occasione dello spettacolo.

La messa in scena di Brundibàr è stata resa possibile anche dal sostegno della Diocesi di Carpi e dal contributo del Lions club Alberto Pio.

L’ingresso al Teatro Comunale il 27 gennaio sarà gratuito.