foto_Chiara_FerrinSabato 21 febbraio alle ore 21.00 (ingresso 7 euro – info e biglietteria 0522 621133 – segreteria@corteospitale.org) al Teatro Herberia di Rubiera andrà in scena “Angeli e Demoni” uno studio sulla Gerusalemme Liberata, un appuntamento fuori stagione con il Teatro Carcere a cura della compagnia Teatro dei Venti, esito di una residenza artistica promossa dalla Corte Ospitale. Detenuti e internati della Casa di reclusione di Castelfranco Emilia e della Casa circondariale di Modena, studenti della V superiore dello Spallanzani di Castelfranco Emilia e attori del Teatro dei Venti, in scena con uno studio tratto dalla Gerusalemme Liberata. L’azione scenica si concentra sulla battaglia tra Angeli e Demoni, tra Cristiani e Musulmani. Nell’opera del Tasso, conflitti ideologici e spirituali, motivi epici e amorosi, intenzioni religiose e profane, si intrecciano in maniera convulsa,  intensa. Lo studio vuole mettere a fuoco suggestioni, suoni e azioni, che aprono ad una ambientazione desertica, un immaginario bellico che inevitabilmente conduce a vicende contemporanee.

Dopo una prima tappa di studio aperta al pubblico (nel novembre 2014 presso la Casa di reclusione di Castelfranco Emilia) attori, studenti ed attori hanno affrontato un percorso di prove in residenza presso la Corte Ospitale di Rubiera. Questa residenza è stata una possibilità concreta di permanenza prolungata fuori dalle mura carcerarie per un motivo puramente artistico, un progetto che mira a concentrare energie e risorse in una creazione che contiene la straordinarietà del percorso. Un ennesimo passo in avanti verso l’obiettivo di rendere il teatro in carcere funzionale al teatro stesso.
L’evento è una tappa dell’ambizioso percorso di incontro tra carcere e società civile che la compagnia modenese sta elaborando nel corso di quest’anno in collaborazione con il Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna i penitenziari di Modena e Castelfranco Emilia e i rispettivi Comuni.

“Angeli e Demoni” fa parte dell’articolato progetto sulla Gerusalemme Liberata del Tasso promosso dal Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, che sta portando tutte le compagnie impegnate negli istituti penitenziari della regione a lavorare sulla messa in scena di diversi studi in vista di un grande evento conclusivo previsto per il maggio 2015.
Il 2015 per noi è l’anno dell’incontro tra il Carcere e la Città – dice il regista Stefano Tè – per questo, quando è possibile, cerchiamo di aprire i nostri laboratori di Teatro in Carcere anche alla cittadinanza. In questo caso hanno lavorato insieme i detenuti e gli attori del Teatro dei Venti e negli ultimi giorni anche gli studenti dello Spallanzani. L’obiettivo è creare un racconto sul contemporaneo mettendo a confronto parti diverse del corpo sociale che solitamente non hanno voce.
Il progetto sulla Gerusalemme Liberata è una grande sfida per tutte le realtà del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, un testo che porta in sé l’eco della guerra e di scontri tra civiltà che parlano anche del nostro presente.  Noi l’abbiamo accolta coinvolgendo l’Istituto Spallanzani di Castelfranco e gli attori della nostra compagnia in un lavoro a più livelli di lettura. In questa fase è fondamentale l’incontro con il pubblico, così come la possibilità di prove quotidiane, per questo dobbiamo ringraziare la Corte Ospitale che ha accettato di dare spazio ad un progetto così delicato.
L’attività del Teatro dei Venti in carcere.
La compagnia svolge dal 2006 un laboratorio presso la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia al quale dal settembre 2014 si affiancano quello nella Sezione Sex Offenders e nella Sezione Femminile della Casa Circondariale Sant’Anna di Modena. I laboratori permanenti in Carcere possono essere definiti un’officina creativa, dove i detenuti hanno l’opportunità di sperimentare diverse forme di comunicazione artistica (musica, azione scenica, danza) nelle loro interazioni possibili. Le differenti discipline sono unite da un tema e da un confronto-scambio continuo. Il risultato del percorso confluisce sempre nella messa in scena di uno spettacolo aperto al pubblico, dentro e fuori le mura carcerarie. Nel 2007 lo spettacolo Frammenti è stato presentato alla finale del Premio Scenario/Ustica. Nel 2011 ha debuttato lo spettacolo Aspettando Caligola e nel 2013 Sette contro Tebe. Il percorso teatrale in carcere è strutturato in uno o due incontri settimanali di tre ore ciascuno, per la durata di almeno 30 incontri l’anno. Il laboratorio, condotto da Stefano Tè, regista del Teatro dei Venti, tende a creare un contesto pedagogico di autoformazione e di crescita individuale e collettiva.