Motti-2014-okSi parla sempre di mobilità del lavoro in  Europa e delle opportunità che i nostri giovani hanno di prepararsi per poi accedere al mercato del lavoro europeo, senz’altro più vasto di quello italiano. In realtà gli ostacoli per il riconoscimento dei titoli di studio in determinati settori, come medicina o ingegneria, sono spesso insormontabili.

Secondo una recente inchiesta di Europabarometro, infatti, più della metà dei giovani europei sono disposti a lavorare all’estero, ma si trovano di fronte a  difficoltà causate dalle varie burocrazie che non vogliono riconoscere i loro titoli di studio.

Per questo la Commissione Mercato Interno del Parlamento europeo ha approvato una proposta di risoluzione che mira a rendere più rapido e più sicuro il riconoscimento delle competenze professionali. Per rendere davvero competitiva la borsa del lavoro europea, il Parlamento di Bruxelles propone una “tessera professionale volontaria” connessa ad un sistema di scambio elettronico, collegato alle autorità pubbliche europee, conosciuto con il nome di sistema di informazione del mercato interno (IMI).

Secondo i deputati della Commissione Mercato Interno tale tessera potrebbe essere uno strumento utile ad incoraggiare la mobilità dei professionisti, sempre e quando però rispetti alcune condizioni in relazione alla sicurezza ed alla protezione dei dati, in modo da evitare situazioni di abuso e frode.

La proposta del Parlamento europeo prevede anche la creazione di un “sistema di allerta pro-attivo” all’interno del sistema di informazione del mercato interno (IMI) in maniera tale che tutti gli Stati membri siano avvisati nel momento in cui vengano stabilite nuove regole riguardo la registrazione di un professionista o il suo diritto ad esercitare la professione.

«La modernizzazione del sistema di riconoscimento delle qualificazioni professionali è indispensabile per stimolare la crescita economica e rendere il mercato del lavoro più flessibile – commenta l’onorevole Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti -. Rafforzare la mobilità dei professionisti, giovani e meno giovani, è una della 12 priorità dell’Atto per il Mercato Unico, il piano di azione della Commissione europea per il miglioramento del mercato unico che supplisce alle carenze della direttiva del 2005 sulle qualifiche professionali che comunque garantisce il riconoscimento automatico di 7 professioni in Europa: i medici, i dentisti, i farmacisti, gli infermieri, le ostetriche, i veterinari e gli architetti». Il passo successivo sarà l’approvazione finale durante la sessione plenaria del Parlamento europeo che si terrà la settimana prossima a Strasburgo.