Per sostenere un nuovo modello di sviluppo il nuovo strumento urbanistico ha l’obiettivo di valorizzare le risorse ambientali del territorio, le aree agricole, favorire rigenerazione e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente (senza consumare nuovo suolo), confermando una visione sovracomunale della pianificazione che si concretizza nella promozione della mobilità integrata anche a sostegno dell’impresa locale.

Nella seduta del 20 marzo scorso il Consiglio Comunale di Sant’Ilario d’Enza ha approvato il nuovo Piano Strutturale Comunale.

Un PSC fortemente caratterizzato da un’ampia partecipazione di cittadini, imprese e forze sociali, attraverso un percorso durato oltre quattro anni, che ha consentito a tutti di poter esprimere le proprie opinioni, valutazioni ed aspirazioni per il futuro del territorio, delle quali l’amministrazione ha fatto sintesi, assumendosi il compito di elaborare la proposta definitiva.

I punti qualificanti del piano sono la preservazione e la valorizzazione delle risorse ambientali nelle sue accezioni più ampie, con particolare attenzione alla vocazione della produzione agricola finalizzata alla sostenibilità alimentare ed alla qualità, che si realizza concretamente attraverso “consumo zero di suolo”.

Infatti il piano riconosce il suolo agricolo come patrimonio della comunità ed elemento imprescindibile della programmazione urbanistica e del nuovo modello di sviluppo, tanto da sancire questa valenza all’interno del nuovo Statuto Comunale.

Anche per tali ragioni il piano è imperniato sulla rigenerazione e sulla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, esclusivamente attraverso il recupero di aree già edificate all’interno del tessuto urbano.

Particolare attenzione inoltre è stata posta rispetto all’individuazione di aree pubbliche urbane in grado di dare ulteriore impulso alla vivibilità del paese da parte della comunità, potenziando la connessione verde tra il territorio rurale ed il centro del paese sia nel capoluogo che nella frazione di Calerno.

“Il quadro di riferimento strategico del PSC – ha dichiarato l’Assessore Daniele Menozzi – è quindi un modello di sviluppo imperniato sulla riqualificazione virtuosa e sulla qualità della vita, aderente alle attuali necessità dell’economia di un paese avanzato come l’Italia. A tale proposito rileva la previsione di investire su un’area a valenza sovracomunale, nei pressi del casello autostradale di Caprara, dotata di elevati standard di sostenibilità dal punto di vista ambientale ed energetico verso i quali si orienteranno progressivamente anche le caratteristiche degli insediamenti storici del Bella Rosa a Calerno”.

Per il Sindaco Marcello Moretti “Si tratta di un contributo importante a definire l’assetto di un territorio a cavallo tra due province interessato da un percorso di riordino istituzionale più generale, all’interno del quale i Comuni di Campegine, Gattatico e Sant’Ilario stanno valutando di contribuire attraverso la fattibilità della fusione. In tale ottica è stato analizzato tutto l’impianto normativo di area vasta (Acque, sismica, sistema insediativo storico, le risorse ecologiche e ambientali), nonché le infrastrutture legate alla mobilità integrata, prevedendo la conferma della Via Emilia bis, la valorizzazione della ferrovia come futura metropolitana di superficie e della stazione di Sant’Ilario, nonché del sistema di percorsi ciclopedonali come ulteriore elemento di connessione tra i tre comuni”.

“Il PSC – ha dichiarato il Capogruppo dei “Democratici” Achille Maffini – ha consentito di leggere a fondo la storia del nostro territorio e contemporaneamente ha saputo declinarne le potenzialità future. Si configura come un quadro generale flessibile che definisce le politiche di sviluppo del territorio in cui il Gruppo di maggioranza si è sempre riconosciuto fin dalla scorsa legislatura, in quanto il passato si fonde e integra col futuro, avendo fatto scelte di prospettiva e declinato le nuove normative regionali sulla nostra realtà, senza trascurare la visione sovracomunale ed il percorso di discussione sulla fusione, rispetto al quale il PSC di Sant’Ilario rappresenta un contributo di studio e di analisi aggiornate. Le opposizioni hanno votato contro, tuttavia nel corso della discussione gli elementi critici sono stati pochi e peraltro, a mio parere, non particolarmente conflittuali, cosa che agevolerà, nella fase di realizzazione dei Piani Comunali specifici, possibili convergenze”.

Il sito dedicato al Piano Urbanistico sul sito del Comune di Sant’Ilario d’Enza