Zuppa-Stefano-SchedaIl 19 Aprile 2015 ritorna a Bologna il Festival Internazionale della zuppa promosso dalle associazioni Oltre…, Orti Salgari e Betty and Books con il patrocinio e il sostegno del Quartiere San Donato.
NOVITÀ DI QUESTA EDIZIONE
Una decima edizione all’insegna della voglia di esplorare e scoprire nuovi territori e orizzonti, dove poter mescolare gli ingredienti saporiti, ricchi e succulenti che il festival porta con sé anche se cambia casa. Il festival accolto in via Salgari che si trova tra il cosiddetto “Virgolone” e il parco tra le due zone ortive del Pilastro è l’occasione per riallacciare legami già avviati durante l’edizione della Par tòt Parata nel 2013. Quest’anno gli storici gatto e pollo che accompagnano il Festival fin dalla prima edizione fanno le valigie e da Corticella quartiere Navile migrano per approdare a San Donato o più precisamente al Pilastro.
Domenica 19 Aprile, a partire dalle ore 15.00, si apre a suon di mestoli e pentoloni la gara ludica di zuppe, che da ormai 10 anni coinvolge migliaia di amanti delle zuppe in strada. Al Festival affluiscono persone di tutte le età e origini: “zuppanti” che portano litri di zuppa da far assaggiare al pubblico, musicisti e artisti di strada, e passanti golosi o semplicemente curiosi che vengono a vivere un momento di convivialità insieme ai propri concittadini.
Quest’anno per celebrare la decima edizione arriva da Parigi TRAN QUANG HAI special guest e artista virtuoso che con la sua arte di suonare con i cucchiai coinvolgerà il pubblico nel suo laboratorio musicale.
L’ACCOGLIENZA AL PILASTRO
Il pollo e il gatto, simboli storici del Festival della Zuppa, per fortuna hanno trovato anche al Pilastro odore di casa. Il quartiere li ha accolti a braccia aperte e già nei mesi precedenti al Festival, vari micro-eventi e laboratori hanno annunciato e coinvolto gli abitanti del Pilasto, dalla scuola ai condomini sia del “Virgolone” che delle “Torri”. Via Salgari e le zone ortive del Pilastro saranno animate da vecchie e nuove collettività che sono protagoniste di un mondo variegato, interculturale ed intergenerazionale che ha deciso di riprendersi la strada all’insegna di nuovi riti collettivi.
IL PROGETTO “UNA CUCINA A PEZZI” A CAMERE D’ARIA
A Camere d’aria – Officina Polivalente delle Arti e dei Mestieri, porzione di un’ex-fabbrica di infissi in zona Massarenti a Bologna, acquistata e ristrutturata parzialmente dal Comune e diventata nel febbraio 2014 luogo artistico di scambio culturale coordinato dall’Associazione Oltre… nasce il progetto di una cucina a pezzi. È partita ad aprile e dura fino al 9 luglio la campagna crowfunding sostenuta da Banca Etica e in collaborazione con Arvaia, cooperativa di cittadini coltivatori biologici di Bologna e provincia con l’obiettivo di raggiungere la cifra di 3.000 euro per l’acquisto di una cucina professionale (4 fuochi, una cappa, una friggitrice e il set per cucinare). La realizzazione di una cucina professionale nello spazio autogestito di Camere d’aria si pone come un punto di ristoro, ma sopratutto come luogo libero di ricerca sulla gastronomia popolare e interculturale aperto a tutta la città. Per sostenere l’iniziativa si può visitare il sito: https://www.produzionidalbasso.com/project/una-cucina-a-pezzi-quattrofuochi-e-una-cappa-poi-chissa
COSA BOLLE IN PENTOLA – ALCUNE ZUPPE IN ANTEPRIMA
Alcune originali anticipazioni delle zuppe iscritte alla decima edizione del Festival. Per chi è curioso di sapere cosa bolle nei pentoloni che si preparano ad arrivare in via Salgari, questanno tra le zuppe in gara ci sono:
– Le zuppe del Pilastro: la zuppa gitana preparata da due educatori e 5 ragazzi del Pilastro e la zuppa della torre;
– Gruppi di scaramantici affezionati che da dieci anni chiedono sempre lo stesso numero di iscrizione alla gara;
– Compagnie di inzuppati composte da più di 20 componenti;
– Zuppe vegane e vegetariane sempre più presenti;
– Zuppe Italo-Tedesche come la Zuppa Zupplingen di Dusslingen;
– Zuppe di periferia che rispecchiano le diversità del territorio: zuppa vegan & muslimfriendly;
– Zuppe dei movimenti LGBT come quella del Cassero che si richiama alla rivolta di Stonewall: la zuppa della rivolta;
– Zuppe dai nomi originali: zoop me baby one more time, ledzZuppelin, la SOUPposta, Whatzupp;
– Zuppe che credono nel loro potere intrinsecamente democratico e antirazzista come quella del gruppo di amici italo-paki-colombiani: chi più ne ha più ne metta;
– Zuppe fuori porta: da Torino, Pistoia, Molinella, Modena, Sasso Marconi, Finale Emilia.

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INDICAZIONI STRADALI
– Autobus: 14C / 20 fermata Pilastro; 35 fermata Pirandello; 21 fermata Virgolone;
– Auto: Dalla tangenziale, prendere l’Uscita 9 direzione Bologna Centro-San Donato, proseguire in via San Donato, svoltare in via Pirandello e girare in Via Casini. – È consigliabile lasciare l’auto in questi parcheggi: Via Pirandello (parcheggio accanto allo svincolo a destra venendo da via San Donato), Via Pirandello (parcheggio del centro sportive e percheggio del centro commercial), Parcheggio di via Ada Negri
– Bici: pista ciclabile di via San Donato;
INFO:
Ass. Cult. Oltre… via zago 11, 40128 – Bologna tel. 051 – 6390.743 assoltreposta@gmail.com – www.associazioneoltre.org Twitta a @FestivalZuppa – Facebook: Festival Della Zuppa Bologna