simurghLa libertà si può esprimere in molteplici modi, uno di questi è l’arte, in ogni sua forma, specialmente quelle capaci di coinvolgere, stimolando il pensiero e l’azione. A tal proposito è il teatro la forma artistica capace di  meglio riassumere tali esigenze, fornendo la possibilità di essere insieme spettatori ed attori, attraverso un’esperienza completa ed inclusiva capace di superare le nostre reticenze e trasportarci in una nuova  dimensione ricca di significato, una spirale concentrica da esplorare senza pericolo di smarrirsi. 

E il teatro è ancor più vivo quando si riappropria degli spazi aperti della polis: facendo palcoscenico del selciato delle piazze, quinte dei palazzi, per soffitto il cielo. Per questo le associazioni AppenAppena, Forum Teatro, Teatro al Quadrato e Aporie hanno organizzato, grazie al patrocinio e al sostegno di Comune di Carpi e Fondazione CR Carpi e in collaborazione con il Consorzio ConCarpi, la prima edizione del festival di teatro all’aperto Concentrico, che animerà il centro storico di Carpi da venerdì 12 a domenica 14 giugno.

Otto gli appuntamenti – gratuiti – che intendono coinvolgere attivamente la cittadinanza in questo girotondo creativo, trasmettendo un’idea d’arte che non si limiti ad essere divertimento puro e semplice, quando stupore, meraviglia e riflessione sul contemporaneo: ad inaugurare la kermesse sarà il Teatro Dei Venti che, con la regia di Stefano Tè porterà in scena, venerdì 12 alle ore 21.30 in piazza Martiri, Simurgh, il racconto di uno dei miti di fondazione più importanti del Medio Oriente. Otto attori e due musicisti con bastoni, trampoli, macchine teatrali e brani originali racconteranno della caudata della città degli uccelli in mezzo agli uomini e la nascita di Simurgh, la loro guida, in una suggestione per parlare di volo, tentativi e cadute, attraverso gli elementi del teatro da strada capaci di donare al sogno lo stupore della magia.

Il programma di sabato 13 sarà invece aperto, alle ore 10.30, dalle Incursioni teatrali de La Compagnia delle Lucciole e le letture dei Lettori volontari del progetto Donare Voci, che saranno diffuse per tutto il centro storico. Queste performance si ripeteranno poi, alla stessa ora, domenica 14.

Le iniziative riprenderanno poi, sempre sabato, alle ore 18.30 quando, in corso Alberto Pio, il Teatro Due Mondi porterà in scena Carosello, uno spettacolo itinerante per grandi e piccini che metterà in scena i personaggi della fiaba I musicanti di Brema per raccontare una storia contemporanea nella quale il pubblico accompagnerà gli attori alla ricerca di Madame Europe, per condurre una riflessione poetica collettiva sui nostri tempi e il mutare del mondo, sognando ancora un possibile lieto fine.

A scandire la serata di sabato sarà invece, alle ore 21.30 in piazza Martiri e corso Alberto Pio, la danza urbana di Le Mura, uno spettacolo di Arearea in cui, con la coreografia di Roberto Cocconi, sei danzatori scandiranno i ritmi della sacra rappresentazione nella quale i luoghi della quotidianità rappresentano anche gli inflessibili limiti del labirinto o la protezione dall’ignoto.

In conclusione, alle ore 22.30 in piazza Garibaldi, il pubblico potrà assistere – e ballare – al ritmo di The Summer is magic, lo spettacolo concerto che intende portare la musica dance fuori dal frigo delle discoteche e della selezione all’ingresso per conservarla nel Tapperware – nome anche della compagnia – e cucinarla secondo ricette più popolari.

Nel pomeriggio di domenica 14, alle ore 18.30 presso il Cortile d’Onore di Palazzo Pio, la Compagnia Tardito Rendina inscenerà lo spettacolo divertente e delirante di Circhio Lume, in cui tre sbiaditi clown illustreranno, attraverso un linguaggio sempre in bilico tra tragico e grottesco, i meccanismi dell’umano: dalle strategie che si mettono in atto per farsi amare ai drammi del quotidiano, svelando i pretesti e le menzogne create dalla vittima incompresa.

A chiudere in bellezza, alle ore 21.30 in piazzale Re Astolfo, sarà niente meno che César Brie che, in 120 chili di Jazz, si calerà nei panni di Ciccio Méndez il quale, per entrare ad una festa e vedere la propria innamorata, si finge contrabbassista del gruppo jazz della serata, in un racconto nel quale si celano tre amori: per una donna, per il jazz e per il cibo.

le-mura

“Come assessorato alla Cultura e Centro storico abbiamo creduto molto in questa iniziativa – spiega il vicesindaco Simone Morelli – perché convinti rappresenti una modalità efficace per permettere alla cittadinanza di riappropriarsi degli spazi urbani, coniugandoli con una proposta culturale che, pur rivolgendosi a tutti compreso chi, il teatro, non ha spesso occasione di fruirlo, non abbassa per nulla la qualità della proposta, con compagnie di provato spessore, provenienti da tutto il territorio nazionale. Il teatro all’aperto fornirà una chiave per riflettere sulla nostra identità, e rappresenta inoltre un bel modo di valorizzare il tessuto associativo culturale locale, oltre a configurarsi come un invito ad altre realtà impegnate della cultura a formulare proposte e spunti. Si tratta di una grande scommessa, frutto della sintesi di molteplici punti di vista, e l’ottimo inizio di un percorso al quale, se lo vorranno, potranno affiancarsi anche territori a noi vicini”.

“Il nostro obbiettivo – dichiara Andrea Rostovi, uno degli organizzatori – è la realizzazione di una rassegna teatrale che divenga un vero e proprio evento cittadino nel cuore della comunità. Inoltre, al fine di fare rete con il tessuto esistente, puntiamo a coinvolgere anche realtà private e commerciali nell’organizzazione di eventi collaterali da inserire nel festival. A questo proposito si potranno infatti realizzare performance nei locali e nelle attività commerciali, e coordinare il tutto con l’evento di Street Food che si svolgerà, nello stesso fine settimana, in centro storico”.