Dopo la vittoria in Ferrari e gli ottimi risultati in Cnh San Matteo e Maserati, anche nello stabilimento Cnh di via Pico della Mirandola la Fiom/Cgil si afferma primo sindacato nelle elezioni dei Rappresentanti per la Sicurezza (Rls).
Si è concluso ieri lo spoglio delle schede relative alle elezioni del Rls nello stabilimento Cnh di via Pico della Mirandola a Modena. Il risultato vede la Fiom/Cgil affermarsi come prima organizzazione sindacale: su 586 voti validi, 266 voti sono andati alla Fiom/Cgil (pari al 45,4%) aggiudicandosi 2 delegati alla sicurezza, 139 voti alla Uilm/Uil (23,7%) aggiudicandosi 1 delegato alla sicurezza, 81 voti al Fismic (13,8%) aggiudicandosi 1 delegato alla sicurezza, 63 voti sono andati all’Associazione Capi e Quadri Fiat-Aqcf (10,8%) che non elegge nessun delegato, e 37 voti (6,3%) alla Fim/Cisl che non elegge alcun delegato.

Il consenso ricevuto dalla Fiom/Cgil nelle elezioni degli Rls in Cnh è un risultato molto importante. Dopo 4 anni di impossibilità a rappresentare i lavoratori, dopo 4 anni di tentativi, sia da parte di Cnh che da parte delle Oragnizzazioni sindacali firmatarie del CCSL (contratto collettivo specifico di lavoro), per non permettere alla Fiom/Cgil di partecipare alla vita sindacale all’interno degli stabilimenti Fiat, le lavoratrici ed i lavoratori hanno deciso di scegliere la Fiom/Cgil e i suoi candidati in un percorso elettorale unitario dove tutte le sigle sindacali presenti in azienda potevano competere tra di loro.

Il risultato di ieri ci consegna il fallimento di un sistema di gestione delle relazioni sindacali voluto da Fca/Cnh e sottoscritto da Fim, Uilm, Ugl, Fismic e Aqcf che di fatto non ha portato nessun risultato ai lavoratori, né in termini salariali, nè in termini di miglioramento delle condizioni lavorative, nè in termini di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
La scelta di ieri è stata sì una scelta sui delegati alla sicurezza, ma il meccanismo elettorale vedeva la partecipazione di tutte le organizzazioni sindacali presenti in Cnh: una unica scheda dove vi erano tutte le sigle sindacali, Fiom compresa, voto unicamente di lista e quindi la preferenza del nominativo attribuiva il voto alle organizzazioni sindacali partecipanti.
Il 45% di consenso che la Fiom ha ottenuto è un consenso che premia la coerenza e la serietà che, pur a fronte della difficoltà dovuta all’esclusione dalla fabbrica, la Fiom/Cgil attraverso i suoi delegati ha sempre dimostrato. Quando i lavoratori possono scegliere liberamente in una competizione elettorale veramente democratica, scelgono la Fiom/Cgil. Banalizzare il risultato come la semplice scelta dei delegati alla sicurezza è sbagliato, ed è l’unica giustificazione di chi ha perso il riconoscimento e il consenso dei lavoratori.

Già dai prossimi giorni, partendo dalle condizioni di lavoro, chiederemo alle altre sigle sindacali di incontrarci e di condividere un percorso unitario per riaprire un fronte rivendicativo nei confronti di Cnh. Se risponderanno come al solito che non ci sono le condizioni perché la Fiom/Cgil non è firmataria del CCSL ce ne faremo una ragione e sarà palese che alle Organizzazioni firmatarie non interessa più rappresentare i bisogni dei lavoratori. Noi andremo avanti per la nostra strada forti del consenso ricevuto.