carcereSembra senza fine l’ingovernabilità e l’invivibilità del carcere di MODENA, da molto tempo ormai al centro delle critiche del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, il SAPPE, per la continua riproposizione di eventi critici tra le sbarre della struttura detentiva di Strada Sant’Anna: ferimenti, tentati suicidi sventati in tempo dai Baschi Azzurri, rivolte, risse ed aggressioni. Come quella di qualche giorno fa, quando un detenuto nigeriano, durante la distribuzione del vitto in carcere, ha aggredito più Agenti di servizio.

“Uno al giorno. L’ultimo è l’aggressione a quattro poliziotti penitenziari, feriti e vittime di una violenza assurda e ingiustificata. Quel che accade ogni giorno nel carcere di Modena è sintomatico di una ingovernabilità e di una disorganizzazione da parte del direttore del carcere e del Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria rispetto alle quali l’Amministrazione della Giustizia regionale e nazionale non possono continuare a restare inerti ma devono quanto prima avvicendarli con altri dirigenti e funzionari evidentemente più stimolati professionalmente”, commenta il Segretario Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Donato CAPECE, che ha incontrato a Modena i quadri sindacali regionali e provinciali del SAPPE insieme al Segretario Generale Aggiunto Giovanni Battista Durante. “Non si può continuare cosi. Gli eventi critici sono all’ordine nel giorno. I detenuti si sentono padroni del carcere, perché ai loro atti di violenza ed insubordinazione non seguono adeguamenti provvedimenti disciplinari e penali da parte della Direzione e del Comandante di Reparto. Basta! Il SAPPE proclama lo stato di agitazione del Personale di Polizia Penitenziaria e preannuncia una imminente manifestazione di protesta davanti al carcere di Modena”.

Aggiunge il segretario regionale SAPPE dell’Emilia Romagna, Francesco Campobasso: “Come si può lavorare in queste condizioni, con picchi di stress pazzeschi e il serio rischio di subire in prima persona queste forme di follia detentiva da parte di alcuni detenuti? E perché succedono tutte queste cose a Modena? Allora che senso ha dire che tutto va bene, come sempre dicono direttore e comandante nonostante la drammatica realtà dei fatti, quasi che il SAPPE fosse visionario? Ogni giorno ce n’è una, nel carcere di Modena, e da troppo tempo i poliziotti penitenziari pagano la disorganizzazione generale con un alto stress lavorativo. Possibile che nessuno dei vertici dell’Amministrazione penitenziaria regionale e nazionale si chieda cosa stia succedendo in questo? Possibile che nessuno si renda conto che il carcere è gestito male e condotto peggio  per gli Agenti di Polizia Penitenziaria? Cosa si aspetta a mandare dal Ministero della Giustizia un’ispezione che faccia luce su tutte queste ombre ed accerti responsabilità di direttore e comandante di Reparto?”. Al Sant’Anna serve altro. E’ ora di cambiare direttore e comandante a Modena, altro che….”.

Il SAPPE ha inviato questa mattina al Capo dell’Amministrazione Penitenziaria, Santi Consolo, la richiesta di una ispezione urgente da parte del DAP sul carcere di Modena.