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In vista del passaggio, dal 1 gennaio 2016, di parte delle proprie competenze e relativo personale alla Regione, la Provincia ha avviato in questi giorni il Piano sedi che prevede di eliminare tutti gli affitti per gli uffici, concentrando i servizi in due sedi di proprietà: quella di viale Martiri della Libertà e l’edificio di via Barozzi a Modena.

In questi giorni sono in corso alcune operazioni di trasloco: gli uffici dell’ex assessorato all’Ambiente, finora ospitati in via Barozzi, diventeranno regionali e si stanno trasferendo al Direzionale 70 (con oneri che saranno a carico della Regione stessa) negli spazi lasciati liberi dall’area Lavori pubblici della Provincia che comprende Viabilità, edilizia scolastica, patrimonio, amministrativo, concessioni e parte dell’economato, che a sua volta trasloca in via Barozzi.

«A seguito della riforma delle Province – sottolinea Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena – e della legge regionale di riordino che hanno previsto il passaggio di diverse competenze e personale alla Regione, abbiamo avviato la razionalizzazione delle sedi con l’obiettivo di ridurre i costi, concentrando il personale che resta in capo all’ente negli edifici di proprietà con un risparmio stimato, tra locazioni, spese condominali e risparmi sulle bollette di oltre 800 mila euro all’anno dal 2016».

I dipendenti del servizio Agricoltura in questa in fase di passaggio alla Regione rimarranno nella sede di via Scaglia, ma anche in questo caso gli affitti diventano a carico della Regione stessa. Analogo discorso per i Centri per l’impiego: restano per ora nelle sedi attuali a Modena (in via delle Costellazioni, dove si sono trasferiti gli uffici della Formazione professionale che passano alla Regione), Carpi, Mirandola, Sassuolo, Pavullo e Vignola ma tutti gli oneri passeranno alla Regione con modalità e tempi in fase di definizione (si tratta di 46 dipendenti a tempo indeterminato e 16 a tempo determinato).

Hanno traslocato nella sede centrale di viale Martiri della Libertà anche l’ufficio Informatica,  ospitato finora negli spazi di proprietà della Provincia in corso Canalgrande che saranno completamente liberati e messi in vendita, come la palazzina ex Polizia di via Selmi, quest’ultima nell’ambito della vendita della caserma Fanti; gli uffici ospitati finora nella palazzina (Attività produttive, Cedoc e Turismo) traslocheranno a breve nella sede centrale di viale Martiri, insieme ad alcuni servizi ospitati finora in via Barozzi come gli uffici per il Diritto allo studio e Welfare, mentre l’ufficio Istruzione resta in via Barozzi, come la Polizia provinciale. Per informazioni: Urp Provincia di Modena 059 209199.

Intanto, nelle scorse settimane, sono passati allo Stato, come aveva chiesto la Provincia,  i 46 dipendenti del Fermi, tra docenti e personale tecnico, amministrativo e ausiliario, tuttora in carico alla Provincia, chiudendo un percorso avviato nel 2007 con la statalizzazione dell’istituto di proprietà dell’ente e con un risparmio di oltre 2,5 milioni di euro all’anno.

Palazzina-Modena-Barozzi

Agricoltura e ambiente alla Regio. Alla Provincia resteranno circa 230 dipendenti

La legge regionale di riordino delle autonomie locali, approvata nel luglio 2015 sulla base di quanto stabilito dalla legge Delrio del 2014 sulla riforma delle Province, prevede il passaggio di diverse competenze e relativo personale dalle Province stesse alla Regione.

Complessivamente si tratta di circa 119 dipendenti a tempo indeterminato (su un totale attuale di 407 dipendenti della Provincia) soprattutto dei servizi Agricoltura e Ambiente a cui si aggiungeranno il prossimo anno anche gli oltre 60 dipendenti dei Centri per l’impiego le cui modalità e tempi di passaggio alla Regione sono in corso di discussione.

La Provincia, o il nuovo ente di area vasta,  si occuperà esclusivamente di viabilità e trasporti, edilizia scolastica e pianificazione della rete scolastica, assistenza tecnico amministrativa agli enti locali, pianificazione territoriale e pari opportunità. Il personale sarà ridotto a poco più di 230 dipendenti.

Come sottolinea Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, «grazie allo sforzo finanziario della Regione non ci saranno esuberi di personale. Per quanto riguarda la Provincia – aggiunge Muzzarelli – ci stiamo riorganizzando, anche a livello di sedi,  sulla base delle competenze residue in vista della definizione dei compiti del nuovo ente di area vasta, anche se pesano i tagli previsti dalla legge di Stabilità che sono da rivedere».

Passano alla Regione dal 1 gennaio i 47 dipendenti del servizio Agricoltura, insieme ai 25 dipendenti dei servizi ambientali che confluiranno nella nuova Arpaer, mentre i sette dipendenti del servizio di Protezione civile, attualmente in servizio all’area Ambiente, confluiranno nella nuova Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e per la protezione civile.

Anche gli otto dipendenti del servizio Caccia e pesca passano alla Regione; la Provincia mantiene compiti di vigilanza e attuazione dei piani di controllo tramite la Polizia provinciale con risorse messe a disposizione dalla Regione.

I 17 agenti della Polizia provinciale, infatti, rimarranno negli organici della Provincia anche per esercitare le funzioni di controllo sulle competenze fondamentali come la viabilità.

Per quanto riguarda Attività produttive, commercio, turismo, formazione professionale, sanità, le competenze e circa una trentina di dipendenti passano alla Regione con la Provincia che mantiene alcune funzioni gestionali e di programmazione.