tribunale_giustizia_2Assolta in appello la preside della scuola Maestre Pie dell’Addolorata di Bologna, accusata di lesioni colpose per non aver impedito ad un 13enne convocato in presidenza, il 5 novembre 2009, di salire sulla finestra del suo studio e di gettarsi nel vuoto. Ne dà notizia il difensore, Luca Sirotti. Nel 2013 la religiosa era stata condannata a 24 giorni di permanenza domiciliare e a risarcire con 25mila euro il danno morale del fratello maggiore del ragazzino, che rimase alcuni mesi in coma.

“Pur non essendo ancora note le motivazioni della sentenza” –  scrive l’avvocato Sirotti in una nota – il giudice “ha accolto i motivi d’appello nel quale si sosteneva l’evidente, totale innocenza di Suor Stefania dalla gravissima accusa rivoltale. In particolare, contrariamente a quanto sostenuto dal pm, la condotta della preside fu improntata ad attenzione e sollecitudine nei confronti degli alunni che le erano stati affidati nella sua funzione educativa”. “Il gesto estremo del ragazzo – prosegue il legale – fu del tutto inaspettato e imprevedibile e Suor Stefania non poté fare nulla più di quanto in effetti fece. Si rimedia così alla gravissima ingiustizia che Suor Stefania subì all’esito del processo davanti al giudice di pace”.