Tiziano-Motti_3_autCon il mutamento del clima e il riscaldamento globale aumenta il rischio di valanghe in certi periodi dell’anno e bisogna cercare nuovi metodi per raggiungere i tempi brevi chi viene colpito da una valanga.  Ce ne parla in una nota Tiziano Motti (http://www.eppgroup.eu/it/mep/Tiziano-MOTTI), eurodeputato della settima legislatura e fondatore dell’associazione di iniziativa parlamentare europea “Europa dei Diritti”, che da anni si occupa della tutela dei diritti dei cittadini e della loro sicurezza. Un bell’esempio ci arriva dall’’Emilia Romagna, dove una fattiva collaborazione tra università, impresa e territorio a difesa dei cittadini ha portato a delle proposte concrete. L’Ateneo Bolognese sta sperimentando infatti un “drone” (un quadricottero telecomandato) programmato per la ricerca delle persone travolte dalle valanghe. La prima sperimentazione è avvenuta sulle Alpi valdostane: un prototipo di mini quadricottero ha effettuato alcuni test, cercando soluzioni utili a salvare vite umane. Il drone è dotato di un ricevitore per la ricerca dei dispersi e può perlustrare una vasta aerea in tempi molto rapidi, oltre ad identificare un segnalatore nascosto a 300 metri di distanza sotto un metro di neve, in un solo minuto.  Del resto il tempo di reazione è sempre il fattore più importante in questi casi e questa soluzione tecnologica può aiutare ad accorciare queste tempistiche.