vento-alberiE’ frutto delle correnti provenienti da nordovest, a seguito del transito di un fronte freddo di provenienza nordatlantica, il vento che si è sollevato nelle ultime ore nel modenese, nel reggiano e soprattutto in Appennino, pilotato dalla profonda depressione denominata “Susanna”, transitata sull’Europa centro-occidentale in queste ore.

Per la fase ventosa tutt’ora in corso, registrata dal torrione del Palazzo Ducale di Modena, dove si trova la stazione storica dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” – DIEF di Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dove è posto un palo meteorologico di rilevazione, è stata registrata  una raffica a 75 km/h, un vento forte, ma non raro per le nostre zone. In Appennino, è sempre il Passo della Croce Arcana, punto tipicamente ventoso, a causa delle caratteristiche orografiche, a registrare le raffiche più forti: 148 km/h quella  più potente, secondo i dati di Meteo Sestola.

Per quanto riguarda le piogge a Modena sono scesi 6.5 mm e  2.5 mm a Reggio Emilia, con neve solo a quote alte, sempre in Appennino.

Variabilità e perturbazioni resteranno anche per i prossimi giorni, con tratti ventosi, specie in montagna.

Una veloce perturbazione transiterà venerdì 12 febbraio e un’altra, probabilmente più attiva con piogge più diffuse anche in pianura, è attesa fra domenica 14 e lunedì 15 febbraio. La neve per ora resta ad appannaggio delle quote medio-alte. Forse una fase più fredda, con qualche  nevicata a quote collinari, potrebbe aversi poi nel corso della settimana prossima.

“Ritorno dell’inverno?  – ha chiosato il meteorologo dell’Osservatorio Unimore Luca Lombroso – almeno per ora no, il tempo attuale fa pensare in una riedizione di fasi all’autunno o, addirittura, ai primi assaggi di primavera, con alternanza di tepori precoci e di freddo tardivo, ma nel complesso non si può parlare certo di temperature e condizioni da “generale inverno”.