polizia_artificieriUna busta con all’interno polvere pirica e un congegno elettrico con batterie è stata intercettata nel pomeriggio di ieri al centro meccanografico postale di via Zanardi a Bologna, punto di smistamento della corrispondenza. Il plico, individuato come sospetto e passato al radiogeno, aveva l’indirizzo scritto con un normografo ed era destinato ad un’azienda pugliese, impiegata nei lavori per i Cie. Sul posto gli artificieri, la Polizia postale e la Digos: sono in corso accertamenti sulla potenzialità del congegno.
A maggio 2015, sempre al Cmp bolognese, erano state sequestrate due buste incendiarie indirizzate a imprese torinesi, anch’esse impegnate nei centri per identificazione ed espulsione.

Il Sindaco Virginio Merola: “La violenza e le minacce sono gesti inaccettabili, da condannare fermamente e sistematicamente. Esprimo la mia totale solidarietà ai lavoratori e all’azienda destinatari di questo gesto vile. A Bologna il Comune, assieme alla Prefettura e grazie al lavoro dei nostri Parlamentari, è riuscito a giungere alla chiusura del CIE, trasformandolo nel primo HUB regionale in Italia. Attraverso il confronto democratico abbiamo già raggiunto risultati positivi. Questo è il nostro modo di governare, e non lo cambieremo”.